Saccheggia quello che il fuoco aveva risparmiato: sciacallo preso alla Plaia


Pubblicato il 13 Luglio 2019

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Catania hanno arrestato nella flagranza un catanese di 58 anni, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato.

Come già sperimentato in occasione del terremoto di Santo Stefano, quando si intensificarono, con il coordinamento del Prefetto di Catania, i servizi di controllo del territorio nelle zone colpite dal sisma proprio per evitare azioni di sciacallaggio nelle abitazioni abbandonate per ragioni di sicurezza dalla gente (si ricorda l’arresto di due malviventi mentre razziavano uno di questi immobili, eseguito dai militari della Squadra “Lupi” il 18 gennaio scorso nella frazione di Pennisi ad Acireale), così sono stati rafforzati i servizi di pattuglia lungo il litorale della Plaia colpito alcuni giorni fa da un vasto incendio.

La sventura per molti operatori commerciali, che hanno subito notevoli danni alle loro strutture, si è trasformata in opportunità per alcuni, come peraltro dimostrato ieri mattina dal reo il quale, a bordo del suo furgone, approfittando delle disgrazie altrui, era in cerca di quelle poche cose risparmiate dal fuoco.

Così, intorno a mezzogiorno, prendendo di mira la spaghetteria “Seven” di viale Kennedy, quasi totalmente devastata dalle fiamme, è entrato nei locali per rubare quei pochi arredi che il proprietario, un catanese di 35 anni, era riuscito a salvare e conservare in un angolo dell’esercizio commerciale.

Una provvidenziale chiamata al 112, formulata da un automobilista di passaggio, ha consentito l’intervento in zona dell’equipaggio di una gazzella e di una pattuglia di motociclisti, che avendo ricevuto via radio dalla centrale operativa la descrizione del ladro e del furgone, sono riusciti a bloccarlo ed ammanettalo.

La refurtiva è stata restituita al commerciante, mentre l’arrestato, trattenuto nella notte in camera di sicurezza, stamani è stato ammesso al giudizio per direttissima al termine del quale il giudice, dopo averne convalidato l’arresto, ne ha disposto la liberazione.

 


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