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Sac&”Insaccati”: ultime dalla tragicommedia siciliana
Pubblicato il 24 Luglio 2023
Ci sono due notizie che forse sono passate sotto silenzio: la fine dell’operatività del più grande aeroporto del Sud Italia, orgoglio dell’universo ed hub siderale; la trascurabile mancanza di acqua e luce in una città sedicente ‘a vocazione turistica’.
Le soluzioni alle due questioni da parte del Presidente della Regione Siciliana, del Ministro alla Protezione Civile e, almeno come pari grado, dell’amministratore delegato della SAC, sono state: va tutto bene; chiudiamo l’aeroporto, chiediamo l’intervento della Santa, basta polemiche oziose su quello che non avrebbe funzionato.
Bisogna dire che mai parole furono più illuminate per risolvere questioni concrete. E in effetti, bisogna dire che tutto funziona. L’acqua nelle case non c’è, ma non è necessaria, perché la puzza personale aiuta a far pace con la puzza della città. Quanto alla mancanza di elettricità, finalmente segniamo uno stop ai lussi della civiltà occidentale e americana che, diciamolo, è fin troppo decadente.
Per quanto riguarda l’aeroporto, risulta essere stata perfetta la soluzione iniziale e cioè quella scelta dall’amministratore delegato della SAC di chiudere l’aeroporto e aggiornare il tutto a data da destinarsi. In effetti, se ami questa terra perché vorresti andartene? Viaggiare è un po’ morire, diciamolo. Restiamo in vita e ognuno a casa propria.
Purtroppo a ribellarsi a questa logica il vescovo di Acireale che ha portato in processione il velo di Sant’Agata. Non si può certo limitare l’autonomia di un alto prelato e quindi pazienza.
Le pressioni di leoni da tastiera e gente che, come disse Eco, si sente libera di esprimere giudizi come se avessero contezza di questo o quello, ha costretto tutti a rivedere i programmi delle ferie. Risultato: code e caldo a Comiso, Trapani, Palermo. A Catania, solo code e caldo, invece.
Per il resto, tutto funziona. Qualche ora di ritardo per tutti e molti voli cancellati. Ma volete forse mettere in dubbio la bellezza di restare dove si sta? E la sorpresa? Dovreste pagare, per queste emozioni.
Dice bene un autore catanese famoso per aver scritto un’opera eterna e ineguagliabile come le sfumature di minchia: Torrisi, dì che non ci puoi fare una minchia e che il problema è gravissimo e qualcuno ci penserà. Io mi chiedo perché quest’uomo non sia stato eletto Papa. Anche solo per la Sicilia. Eppure parla spesso di minchie. Magari le tiene in serbo anche per dire minchiate. Che sarebbe bello, ecco.
Qualcuno si è lamentato per le condizioni misere in cui versa l’aeroporto di Comiso. Ma insomma, se non fosse stato per SAC, disse la sindaca di Comiso, forte della sua elezione plebiscitaria, l’aeroporto di Comiso sarebbe stato chiuso.
Qualcuno rispose che in effetti dipende da SAC se Comiso resta aperto oppure no, considerato che la gestione è di SAC.
Insomma, devo dire che la mia lezione è stata bene appresa e quindi c’è assoluta concordanza con questo magico spirito siciliano. Mi complimento per le mie grandi capacità di tutore e educatore. Grazie a tutti per la fiducia.
Monsieur Pangloss e il suo allievo Candido, che desidera unire la sua firma alla mia dichiarazione.
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