di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Salute e cure negate, “Movimento Vite Sospese”: “il Ministro della Salute in perfetta sintonia con l’associazione Luca Coscioni”
Pubblicato il 28 Novembre 2013
Comunicato che spiega tante cose..“Il Ministro Lorenzin chiede la pubblicazione del metodo del prof. Vannoni, come se l’essersi consegnato ai suoi detrattori, membri del Comitato scientifico, non sia abbastanza e soprattutto come se il vero problema fosse questo e non i malati terminali che stanno morendo a causa del blocco di una terapia che in molti casi si è rivelata salva-vita. Inutile dire che la Lorenzin dall’alto del suo diploma al Liceo classico ignora l’espressione “medicina basata sull’evidenza”.Comunque, il Movimento vite Sospese, da sempre in difesa dei malati gravi, non è del tutto in disaccordo con il Ministro. Anzi, visto che i patti di segretezza e riservatezza su metodiche riguardanti le staminali, a dire del prof. Ricordi (massimo esperto al mondo in staminali), sono la normalità anche negli Stati Uniti, il Ministro si faccia promotrice di una normativa ad hoc che rompa con queste regole, purchè valga per tutti.Se dovrà essere pubblicata la metodica Stamina, allora è giusto che la stessa trasparenza venga imposta a chi sta svolgendo sperimentazioni con le staminali mesenchimali su patologie come Parkinson e sclerosi multipla, confermando quanto già affermato in svariate riviste scientifiche e dalla stessa Stamina Foundation e cioè che le mesenchimali sono cellule multi potenti in grado di trasformarsi in neuroni. Strano che la neo-senatrice Cattaneo, laureata in farmacia, non se ne sia ancora accorta o forse no.Chiediamo soprattutto che vengano pubblicate le metodiche che consistono nell’utilizzo degli embrioni e dei feti abortiti, anche perché bisogna fare chiarezza sui soldi pubblici utilizzati per cellule non vitali e che la stessa Agenzia europea del farmaco con un apposito parere ha ritenuto pericolose perché cancerogene, mentre al contrario ha ritenuto idonee ad usi terapeutici proprio le mesenchimali.Agli esperti che intervengono sulla vicenda Stamina dicendo che non bisogna dare false speranze, rispondiamo che in effetti in questo loro sono dei veri campioni. Il feto morto di 4-5 mesi trovato al Bicocca di Milano non suscita in noi nessuna speranza, anzi la reprime, così come i morti (1/3 dei pazienti Sla) durante la prima fase di sperimentazione di una metodica che a dire delle Lorenzin è un grande successo. E noi la comprendiamo benissimo, figurati se non è un grande successo un metodo, tra l’altro molto invasivo se non addirittura cruento, che non rischierà mai di spaventare a morte i colossi farmaceutici. Apprendiamo perciò dal Ministro che in Italia le metodiche basate su embrionali o feti morti sono un grande successo, nonostante il parere negativo dell’Agenzia europea del farmaco e il veto della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla brevettabilità dell’embrione.A proposito di embrioni, non tarda il compiacimento dell’Associazione Luca Coscioni circa le affermazioni della Lorenzin sulla necessità di pubblicare il metodo Stamina, in perfetta sintonia con quanto sostiene da tempo la neo-senatrice radicale Cattaneo, che, guarda caso, si occupa proprio di embrioni. La neo-senatrice in effetti nel suo tour di Convegni anti-Stamina, in rigorosa assenza di contraddittorio, si fa un vanto del fatto che la sua nomina da parte di Re Giorgio serve proprio a perseguire quelle che lei ritiene debbano essere le finalità della scienza e le priorità in questo momento sono far cadere nell’oblio la vicenda Stamina e ottenere i fondi per le embrionali. Quando molto candidamente, durante una conferenza a Napoli, ha accennato al suo contenzioso col Ministero delle finanze e il Ministero della Salute per essere state le sue embrionali escluse dai finanziamenti, è riuscita persino a suscitare il disappunto di un membro del Comitato scientifico che le ha fatto notare come dalle sue affermazioni trapelasse un evidente conflitto di interessi.Ed ecco che il quadro si fa sempre più chiaro: da una lato c’è chi si batte per i fondi per le staminali embrionali (nonostante la Corte europea e l’Agenzia europea del farmaco), guarda caso i più accaniti detrattori della Stamina, e dall’altro ci sono quelle staminali mesenchimali ritenute dalla stessa Agenzia europea del farmaco idonee ad uso terapeutico e che in regime di cure compassionevoli a Brescia hanno determinato significativi miglioramenti su pazienti senza speranza.Cara Lorenzin cosa c’è dietro la vicenda Stamina l’hai fatto capire benissimo quando tu stessa hai detto a Sandro Biviano che sua sorella che sta morendo non potrebbe curarsi in Italia con la metodica Stamina nemmeno qualora funzionasse. Non c’è altro da aggiungere, sei stata molto chiara, più di quanto credi”.
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