Salute e libertà di cura, protesta davanti Montecitorio: il “Movimento Vite Sospese” scrive alla Regione Sicilia


Pubblicato il 05 Agosto 2013

La lotta dei fratelli Biviano continua. E chi li sostiene manda una missiva ai vertici di Palazzo D’Orleans…Eccola:

“Il Movimento Vite Sospese ha inviato una e-mail al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e all’assessore Borsellino per sensibilizzarli – e richiamarli alle loro responsabilità – sulla situazione dei fratelli Biviano, che da quattordici giorni protestano a Roma per ottenere le cure col metodo Stamina.Ecco il testo della lettera:

Egr. presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta
Egr. ass.Borsellino
5 agosto 2013
Il Movimento Vite Sospese desidera sottoporre alla vostra attenzione la gravissima situazione dei fratelli Biviano che si sta consumando a Roma.
Sandro e Marco Biviano sono due fratelli di Lipari, dunque vostri corregionali, affetti da distrofia muscolare, che da quattordici giorni protestano in piazza Montecitorio per poter ottenere le cure con le cellule staminali del Metodo Stamina per sé e per le loro due sorelle, anche esse afflitte dalla stessa malattia.I due giovani (il più grande, Sandro, ha 37 anni) hanno iniziato la loro protesta lo scorso 23 luglio, dopo che tanti appelli fatti alle autorità italiane dalla loro casa di Lipari non hanno ottenuto risultati, e dopo che le condizioni di salute di una delle loro sorelle si sono aggravate. “Non voglio vederla morire come mio padre e mio zio senza almeno tentare la cura”, ci ha confidato Sandro Biviano prima di incatenarsi a piazza Montecitorio.I due fratelli, le cui condizioni di salute sono precarie, da 14 giorni vivono per strada, dormono per strada, sostenuti in questa loro battaglia dal Movimento Vite Sospese, dall’associazione Sicilia Risvegli onlus e da altri disabili, che si sono uniti alla protesta. Sandro e Marco Biviano sono stati chiari: non andranno via da piazza Montecitorio se prima non otterrano la possibilità di curarsi, in caso contrario si lasceranno morire per strada. E lo stanno facendo sul serio: per due volte, soccorsi e portati in ambulanza in ospedale dopo un malore, hanno firmato la lettera di dimissioni e sono tornati a protestare davanti alla sede del Governo. Il tutto nel silenzio della maggior parte dei media e, soprattutto, delle autorità politiche siciliane, che pure dovrebbero avere a cuore la salute e la vita di questi loro sfortunati corregionali.
Tanto più che la protesta dei fratelli Biviano da qualche giorno è indirizzata proprio alle autorità politiche siciliane. Dopo che la Regione Sicilia ha approvato la risoluzione per poter curare col metodo Stamina i disabili sull’isola, Sandro e Marco Biviano hanno deciso di continuare la loro protesta finalizzandola all’ottenimento delle cure in Sicilia.
Sandro Biviano ha anche registrato un appello video per il presidente Crocetta e l’assessore Borsellino, che ha fatto il giro del Web e che non è possibile che non sia arrivato nelle sedi cui era destinato. E tuttavia a quel video non c’è stata risposta. Dalla Regione Sicilia finora non è arrivata alcuna parola di conforto per i due fratelli, né un impegno ad aiutarli per farli desistere dal loro proposito di morire in piazza Montecitorio qualora non venissero garantite loro le cure.Il Movimento Vite Sospese, che in questi quattordici giorni ha sostenuto – insieme a Sicilia Risvegli onlus – i fratelli Biviano cercando di preservare loro la vita come possibile (con appelli per avere delle ambulanze a disposizione, appelli ai romani perché portassero viveri e il necessario per la vita in strada, e così via), ricorda alle autorità siciliane, e in particolare a lei dott. Crocetta e a lei assessore Borsellino, che la sorte dei fratelli Biviano è anche e soprattutto nelle vostre mani. Vi invitiamo ad assumervi da questo momento le responsabilità del caso e a dare loro una risposta, a evitare che succeda l’irreparabile, nel qual caso l’Italia intera vi riterrà moralmente responsabili per la loro sorte. Cordiali salutiIl Movimento Vite Sospese”.

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