Le ultime sulla campagna ormai dilagante contro la voglia di vivere e di non morire di…Stato…ecco le ultime:a cura di iena miscredente marco benantiLunedì scorso, è arrivata a Catania, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: di pomeriggio, è stata ospite dell’incontro di cui abbiamo scritto (vedi link)…http://www.ienesiciliane.it/politica/13336-sanita-sicula-prove-di-forza-in-incontro-pubblico-la-compagnia-del-pistacchio-firrarello-castiglione-mostra-i-muscoli.html
bene, è stata contestata (vedi foto), davanti all’hotel che ospitava l’incontro -con toni anche forti- da rappresentanti del “Movimento Vite Sospese”, giovani donne e uomini che vogliono tirare fuori i loro cari da malattie terribili. Queste persone in carne ed ossa hanno, carte e documentazione alla mano, chiesto lumi su tanti aspetti ambigui o peggio (che “puzzano” di servizio alle logiche degli interessi forti e finanziari che con la sanità non hanno nulla a che fare) delle scelte politiche del governo e del Ministro Lorenzin. Ricordando, per l’ennesima volta, che la libertà di cura va sostenuta, che le cure con le staminali, il “Metodo Stamina” hanno effetti reali, dimostrabili. E che non ci sono speculazioni economiche dietro, anzi ricordando l’impegno gratuito di persone, di scienziati come il dott. Marino Andolina.
In questi due giorni, sulla stampa siciliana, sui principali quotidiani, questa protesta è praticamente…scomparsa.
Non è finita, sul “servizio pubblico” -raitre- è andata in onda una puntata di “presa diretta” che ha suscitato reazioni sdegnate. Eccole, con il comunicato stampa del “movimento vite sospese” che pubblichiamo:“In merito alla trasmissione andata in onda ieri sera, precisiamo quanto segue
1. Il Movimento Vite Sospese non è un’associazione nata per difendere il Metodo Stamina. Come descritto nel nostro statuto, che è pubblico e facilmente reperibile sul sito dal momento della nostra costituzione, il Movimento è nato per promuovere la ricerca e la libertà di cure e terapie convalidate e il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione. Noi non tifiamo né per Vannoni e né per Andolina, come è stato lasciato intendere dalla trasmissione. Noi tifiamo solo per i malati e sosteniamo la ricerca. Lo abbiamo fatto, per esempio, anche nel caso dell’autismo tramite il dottor Dario Siniscalco, esperto di staminali e ricercatore presso l’università di Napoli.
2. Denunciamo la mancanza di contraddittorio e la faziosità della trasmissione, che, ribadiamo, è andata in onda su una rete della Tv pubblica e per questo avrebbe dovuto dar voce a tutte, ma proprio tutte, le parti in causa. E soprattutto ai genitori dei bambini in cura agli Spedali di Brescia, che da giorni scrivevano e inviavano notizie e informazioni circa le reali condizioni dei loro figli.
3. Il conduttore, Riccardo Iacona, ha dato spazio, facendole chiaramente vedere in trasmissione, alla relazione del Nas e ad altri documenti, ma si è guardato bene dal mostrare la sentenza del ricorso al Tar del Lazio, che screditava quelle stesse persone che, in veste di esperti, sono state intervistate. Persone che, ci preme sottolineare, non avrebbero neanche dovuto essere lì, avendo firmato un documento che le vincolava alla riservatezza su Stamina e poiché il Tar del Lazio ha chiaramente precisato che sull’argomento non sono credibili in quanto proteggono interessi di parte.D’altra parte ormai non è più un segreto che l’operazione di discredito e diffamazione contro la Stamina sia partita proprio dopo la sentenza del Tar del Lazio, un’operazione che appare pilotata dalle stesse persone che, già prima che venisse formata la Commissione bocciata dal Tar del Lazio, avevano inziato la loro opera di discredito a mezzo stampa.4. Per tutta la durata della trasmissione, è stata ridicolizzata una sentenza del Tar, confondendo la par condicio con il conflitto di interesse. Riccardo Iacona avrebbe almeno potuto informarsi sulla differenza tra i due concetti, ma d’altra parte che fosse poco preparato lo si era già notato quando, dopo aver mostrato i documenti sulla «non validità» delle cellule della Stamina, si è guardato bene – ma probabilmente, non essendosi informato, non ne conosceva l’esistenza, o, peggio, ha fatto finta di non conoscerla – di far vedere il documento del ministero Salute e dell’Istituto superiore di Sanità che validano le staminali come pronte per l’uso terapeutico. Un modo corretto di fare informazione avrebbe previsto di far vedere entrambi i documenti!
5. Siamo rimasti scioccati dalla faziosità dimostrata nel far vedere una mail giunta in diretta e scritta da una persona che potrebbe anche non esistere, mentre sono state taciute le mail di tantissime migliaia di persone forse e anche le nostre, documentate, e quelle delle famiglie dei bambini in cura a Brescia, che comunque faremo vedere,6. La famiglia Dessì aveva inviato una mail alla redazione chiedendo, in caso fosse stata l’unica intervistata di non mandare in onda il servizio. Perché questa volontà non è stata rispettata?7. Quanto all’intervista alla famiglia de Matteis, perché non è stato fatto vedere il video, esistente su Youtube, in cui la stessa famiglia mostra i miglioramenti della figlia, o per lo meno non si è chiesta alcuna spiegazione in proposito?
8. Perché non sono stati fatti vedere tutti i video mandati da noi e dalle famiglie?
Il Movimento Vite Sospese denuncerà sia l’autorità di vigilanza Rai e sia la trasmissione, ci rivolgeremo nelle sedi opportune per far rispettare i diritti dei malati”.
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