Salute e Stato assassino: manifestazione davanti a Montecitorio per nove disabili
Pubblicato il 24 Luglio 2013
Comunicato del “Movimento vite sospese”.
Notte a terra a Roma davanti alla sede del Parlamento. Con annuncio: “protesteremo fino alla morte”
Hanno trascorso tutta la notte davanti a Montecitorio. A nulla sono servite le promesse dei politici che ieri hanno fatto avanti e indietro dalla sede del Governo per andare a parlare con loro, e per capire i motivi della loro protesta. Sandro e Marco Biviano, due fratelli di Lipari affetti da distrofia muscolare, hanno dormito per terra e sulle loro sedie a rotelle. E con loro anche altri sette disabili.
Motivo della protesta l’impossibilità di potersi curare con il metodo Stamina. “Non andremo via finché il Governo non emetterà un decreto urgente che ci permetta di ottenere le cure compassionevoli con il metodo del professor Davide Vannoni. Siamo pronti a morire pur di ottenere quello che chiediamo, abbiamo anche chiesto che ci portassero delle bare”, ha detto Sandro Biviano, che era sostenuto dai rappresentanti del Movimento Vite Sospese.
“Ci hanno promesso che oggi la Boldrini ci incontrerà”, ha aggiunto Pietro Crisafulli, vicepresidente del Movimento Vite Sospese, “Le chiederemo di farci da tramite per poter incontrare il presidente del Consiglio. Vogliamo un decreto che estenda le cure compassionevoli col metodo Stamina”.
Nel frattempo, il Movimento Vite Sospese ha diramato un invito ai romani: “Non lasciate soli questi nove disabili e le loro famiglie. Aiutateli a sopportare lo stress della protesta, vi chiediamo di sostenerli e aiutarli”.
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