Nuovo comunicato del Movimento Vite Sospese:
«Lo Stato non può pagare cure che non sono tali». «Chi vuol curarsi con la ricotta è libero di farlo, ma non a spese dello Stato». «Non abbiamo a disposizione il protocollo del Metodo Stamina». Sono alcune delle falsità emerse ieri durante la trasmissione Virus – Il contagio delle idee su Raidue. Ospiti del conduttore Nicola Porro: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il segretario dei Radicali italiani Mario Staderini e la giornalista Maria Giovanna Maglie, che si sono prestati a un’opera di discredito nei confronti del Metodo Stamina del professor Davide Vannoni, senza alcun contraddittorio e senza possibilità per i pazienti e i malati gravissimi, e per le associazioni che li rappresentano, di poter ribattere.
Il Movimento Vite Sospese esprime indignazione per la modalità in cui è stata condotta la trasmissione, andata in onda peraltro su una rete Tv pubblica, e per l’opera di discredito del Metodo Stamina compiuta da tutti i partecipanti, in primis il ministro della Salute Lorenzin, resasi responsabile di aver pronunciato davanti a milioni di italiani incredibili falsità.
È falso, come affermato dal ministro Lorenzin, che il protocollo del Metodo Stamina non è ancora a disposizione del ministero della Salute. Il professor Vannoni ha consegnato il protocollo lo scorso primo agosto, davanti alle telecamere dei Tg nazionali e in presenza dei rappresentanti del Movimento Vite Sospese.Ministro, di che cosa stiamo parlando? Perché ancora vi ostinate a voler screditare una cura attualmente possibile presso gli Spedali Civili di Brescia, e che finora non ha mai causato effetti collaterali, ma solo effetti benefici sui bambini che vi sono stati sottoposti?
Nel corso del suo intervento, il ministro Lorenzin ha spiegato che la Stamina non può essere annoverata tra le cure compassionevoli in quanto non è ancora stata sperimentata e non se ne conoscono gli effetti. È vero, ministro Lorenzin, che la sperimentazione non è ancora iniziata, ma lei dimentica che la cura è attiva a Brescia e che gli effetti si conoscono eccome: vada a chiedere ai genitori di Smeralda, Celeste e di tutti i bambini che sembravano destinati alla morte e che, invece, hanno tratto grossi benefici da questa cura, per la quale – e questo teniamo a precisarlo – lo Stato non sta spendendo un euro. È falso, infatti, quanto emerso durante la trasmissione, e cioè che lo Stato sta pagando le cure ai disabili a Brescia. Attualmente, le uniche spese sono a carico della Stamina Foundation del professor Vannoni, e i pazienti si stanno curando gratuitamente (nessuno ha mai chiesto loro denaro).Quanto alle cure miracolose con staminali delle quali ha parlato il ministro Lorenzin in trasmissione («Esistono in Italia altre sperimentazioni che stanno avendo effetti su malattie rare»), il Movimento Vite Sospese sta ancora aspettando che lo stesso ministro contatti i fratelli Sandro e Marco Biviano, che dal 22 luglio stanno protestando a Roma, davanti a Montecitorio, per chiedere la cura Stamina per sé e per le loro sorelle.A fine luglio, quando Sandro Biviano fu ricoverato in ospedale a causa di un malore dovuto allo stress causato dal dormire per strada per un paziente con la sua disabilità (distrofia muscolare), il ministro Lorenzin andò a fargli visita in ospedale e, davanti ai rappresentanti del Movimento Vite Sospese, promise che avrebbe trovato una soluzione per lui e i suoi fratelli, che gli avrebbe proposto eventualmente di sottoporsi a un’altra “cura miracolosa”.Ministro Lorenzin: i fratelli Biviano da fine luglio aspettano ancora una sua risposta, una sua telefonata. È trascorso oltre un mese e ancora lei non si è degnata di chiamarli. È trascorso un mese e Sandro e Marco Biviano non hanno ancora ricevuto da lei nessuna telefonata, né tantomeno l’offerta di una cura miracolosa alternativa alla Stamina. Dov’è questa cura, ministro Lorenzin?Ministro Lorenzin, lei è responsabile di aver abbandonato per strada due ragazzi disabili e la loro famiglia. Lei non ha fatto niente, quei ragazzi sono ancora per strada davanti a Montecitorio e se gli succederà qualcosa la riterremo direttamente responsabile della loro sorte.