Salute nella Trinacria…roba da Terzo Mondo: dal dossier dell’associazione “Codici” dati da brivido!


Pubblicato il 13 Maggio 2014

 Manfredi Zammataro: “la sanità in Sicilia è un malato da curare” (nella foto i giorni d’attesa per visite ed esami)

a cura di iena in sala

 

 Si è tenuta stamattina presso la sede dell’Associazione Nazionale dei Consumatori “Centro per i Diritti del Cittadino” una conferenza stampa sul tema della malasanità e dei disservizi sanitari nella regione Siciliana. Per l’occasione è stato presentato un Dossier-Denuncia realizzato da Codici attraverso l’attento studio dei casi e la raccolta delle denunce pervenute presso l’Osservatorio per i Diritti del Malato  che da tempo opera su tutto il territorio regionale monitorando la qualità dei servizi ospedalieri e assiste le vittime di malasanità, grazie anche alla collaborazione di professionisti volontari (medici legali, psicologi, avvocati). Secondo Manfredi Zammataro,  segretario regionale per i rapporti istituzionali e coordinatore dell’ufficio legale dell’associazione “il sistema sanitario è volutamente disorganizzato; un caos creato ad arte per permettere speculazioni e sprechi, in cui la politica fa i suoi affari e si attiva con il clientelismo, gestendo i posti di comando e indirizzando le risorse non per migliorare i servizi agli utenti ma per garantire sprechi e privilegi. Tutto questo ha portato in questi anni l’intero servizio sanitario al collasso esponendo da una parte  a responsabilità serie i medici che spesso, nonostante la loro professionalità, si trovano ad operare in strutture fatiscenti e senza mezzi e dall’altra ha provocato, cosa ancor più grave, un’ inefficienza nei servizi agli utenti e nei casi estremi con il decesso dei pazienti”.  E’ questa la denuncia lanciata oggi dal segretario regionale Manfredi Zammataro che punta il dito su una certa politica complice in questi anni dello sfacelo del sistema sanitario. Secondo Zammataro infatti “dai dati raccolti nel Dossier emergono numeri da bollettino di guerra riguardo ai casi di presunta malasanità in Italia. In nove anni, errori e incidenti sono costati alla sanità pubblica quasi 1,5 miliardi di euro, 300 milioni solo nel 2012. Tante anche le denunce per errore medico: la Sicilia è al primo posto con il 20% di denunce, segue la Calabria con il 19%. Al terzo posto il Lazio, con l’11% di denunce. Drammatici anche i dati relativi alle denunce per eventi con decesso. Facendo le dovute proporzioni denunce/decesso, il quadro che ne esce fuori è il seguente: 81% in Calabria e Campania, 77% in Emilia Romagna, Sicilia con il 72%, 69% in Puglia, il Lazio con il 66%. Per quanto attiene alla Sicilia prosegue Zammataro “emerge un quadro davvero agghiacciante in quanto la Sicilia è la regione d’Italia ad avere presentato il maggior numero di denunce per errore medico: 20% di denunce, di queste il 72% per decesso del paziente. Tra le maggiori inefficienze riscontrate dalla Commissione parlamentare per gli errori in campo medico –continua Zammataro-  vi sono le lunghe liste d’attesa per poter accedere a prestazioni sanitarie e per poter effettuare esami diagnostici a volte anche salvavita. A titolo esemplificativo, abbiamo preso a campione alcuni ospedali della provincia di Catania da cui si evince chiaramente quanto i tempi di attesa per un ricovero siano davvero lunghi in molti reparti..

 

Radiologia

Eco Mammella Bilaterale (Giarre)

488 giorni

 

Eco Addome Superiore (P.O. Acireale)

269 giorni

 

 

 

Cardiologia

Ecografia Cardiaca (P.O. Acireale)

245 giorni

 

Ecodoppler Cardiaca (Catania 3)

307 giorni

 

 

 

Ecografia

Ecografia alla Tiroide -Paratiroide (P.O. Acireale)

434  giorni

 

 

 

Odontoiatria

Visita odontoiatrica (Catania 3)

1466  giorni

 

 

 

Ortopedia

Visita Ortopedica (Catania 1 Librino- San Giorgio)

200 giorni

 

 

“La sanità – ha concluso Zammataro- ha perso di vista la centralità del paziente ed è per questo che bisogna lavorare per  reindirizzare il servizio a favore dei cittadini. E’ necessaria infatti, quanto prima una Legge sui diritti del malato  per evitare decisioni barbare che contrastano con il diritto di ciascun utente ad essere curato e soccorso in adeguate condizioni mediche. Per tale ragione chiederemo un incontro all’Assessore Regionale Borsellino per consegnarle il nostro dossier e per chiederle interventi seri e concreti sul settore della sanità”. Per denunciare ogni eventuale disservizio, l’associazione Codici invita tutti i cittadini ha contattare il numero 329.0027005, l’ email: stopmalasanita@gmail.com oppure a recarsi di persona –previo appuntamento- presso lo sportello del cittadino sito a Catania in Via Caronda, 14. Alla conferenza erano presenti la coordinatrice dello sportello Dr.ssa Cristina Zerbo e l’Avv. Mario Campione di Codici Catania.

 

 


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