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SALVIAMO IL GIARDINO BELLINI BENE INALIENABILE

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FERMIAMO L’ENNESIMO RISCHIO ILLEGITTIMO DITRASFIGURAZIONE IN STADIO!!!

riceviamo e pubblichiamo:

Ancora una volta la città deve assistere impotente all’ennesimo illegittimo sfregio del Giardino Bellini bene culturale e paesaggistico riconosciuto e vincolato dalla Regione Sicilia e conosciuto dai catanesi, e non solo, da un secolo e mezzo quale simbolo inviolabile della città?

Parrebbe proprio di sì grazie come sempre al Comune! Ma ci aspettiamo che le Autorità locali, regionali e nazionali preposte alla sua salvaguardia e alla sicurezza dei cittadini non autorizzino la trasformazione del Gardino storico in una sorta di stadio dove, secondo notizie apprese a mezzo stampa, saranno autorizzate ad accedere contemporaneamente ben 5.000 spettatori per ogni concerto, con le prevedili conseguenze per la sicurezza e l’incolumità degli stessi. Oltre al rischio anch’esso più che prevedibile della trasformazione del monumentale giardino in una discarica di rifiuti di ogni genere come già constatato per i concerti irresponsabilmente autorizzati e svolti nelle scorse stagioni estive. Altro che “città plastic free”: siamo anche sotto questo aspetto tra le ultime città per la raccolta differenziata oltre che deturpati da micro e macro discariche sparse in ogni quartiere.

A tale proposito e per fermare l’ennesimo scempio del Giardino Bellini (considerato  già alla fine dell’800, e fino a alla fine del ‘900,   uno tra i più bei giardini d’Europa) Free Green ha chiesto formalmente alle Autorità competenti cittadine, regionali e statali, in primis il Prefetto e il Sovrintendente di Catania, di non autorizzare alcuna iniziativa di massa e privata come i concerti rock, cosa che non solo si scontra con il Codice dei Beni Culturale e Paesaggistici, oltre che con le Carte nazionali e internazionali sui Giardini Storici monumentali, ma mette a rischio l’incolumità del Giardino oltre alla sicurezza di quelle migliaia di spettatori che si riverserebbero all’interno di un bene delicatissimo e per molti di questi del tutto sconosciuto e con il quale non hanno alcun legame profondo e culturale dunque con il rischio che si comportino come se si trovassero all’interno di uno stadio o di un palazzetto dello sport così come di fatto è già accaduto.

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A tal proposito ricordiamo ai catanesi ma anche a tutte le Autorità preposte ad autorizzare tali concerti di massa che nel 2015 la Sovrintendente pro-tempore di Catania, nel rispetto della normativa vigente regionale nazionale negò l’autorizzazione richiesta dal Comune a svolgere concerti di massa all’interno del vincolato monumento vivente,Giardino Bellini, ed in modo inequivocabile: “ Alla luce di quanto sopra descritto, non ritiene compatibile il tipo di “evento” con la conservazione e la tutela del “Giardino Storico“ in quanto sia l’installazione delle strutture tecnologiche di grande pregnanza, connesse al tipo di manifestazione , sarebbero certamente idonei ad una sede già in uso ad “impianto sportivo” oppure a grandi piazze esterne al contesto urbano, che l’elevato numero di pubblico che tale evento richiamerebbe possono comportare il rischio concreto , anche involontario, di azioni di danneggiamento alla Villa Bellini e alle sue persistenze, tali da recare pregiudizio alla conservazione del Giardino storico. Il tipo di manifestazione non si coniuga con il luogo storico, tanto meno con l’impianto a verde che è parte integrante della Villa Bellini e con le testimonianze di opere scultoree esistenti a rischio”.

A sostegno di tali preoccupazioni che sono quelli di tutti i catanesi che hanno a cuore la salvaguardia e la conservazione della loro “Villa” che nessuno si può permettere di trasformare di fatto in area riservata a tutto vantaggio di privati e, indirettamente, di cantanti che sconoscono il luogo (gli stessi che si esibiranno come da manifesti in altre città siciliane ma in teatri e stadi) l‘amministrazione comunale avrebbe progettato probabilmente senza aver sentito le Autorità preposte adautorizzare spettacoli pubblici che superano il numero di 200 spettatori, quando invece si permetterebbe l’ingressoad una estesa platea di ben 5.000 spettatori (si allega copia dell’idea della trasformazione del Giardino Bellini in stadio pensata dal Comune e da esso inviata agli organi di stampa). Anche tale aspetto si scontra con la normativa in vigore in materia di spettacoli pubblici in luogo chiuso poiché rispetto alla superficie dello spazio riservato al pubblico, sottraendo l’area occupata dal palco, questo non dovrebbe superare le 1.000 unità in piedi (figurarsi seduti come previste). In altre parole non più sempre per legge, trentacinque spettatori ogni 10 metri quadrati.

Un altro aspetto che la dice lunga sull’utilizzo da “stadio” di un bene storico inalienabile della città che nessuno, a partire dal proprietario pubblico ovvero il Comune (che dovrebbe per sua natura rappresentare la sensibilitàinconfutabile dei cittadini e proteggere senza indugi le bellezze storiche della città) dovrebbe mettere a rischio di deturpazione e trasfigurazione sia dal punto di vista botanico che architettonico già peraltro da anni messi a dura prova da incompetenze e autorizzazioni a iniziative incompatibili e devastanti.

Alfio Lisi

Portavoce.

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Iene Sicule

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