Ci scrive il presidente dell’Associazione delle scuole autonome della Sicilia (ASASI) di Catania, Giuseppe Adernò (nella foto), che tra l’altro è uno dei dirigenti scolastici più apprezzati, per segnalare il caso dello storico Convitto nazionale “Mario Cutelli” a rischio accorpamento, e quindi chiusura, a causa degli effetti della normativa sul dimensionamento scolastico.
Qui di seguito, vi proponiamo per intero la lettera del prof. Giuseppe Adernò.
“Salviamo il Convitto Cutelli.
Apprendo la positiva mobilitazione che il Comune di Caltagirone ha attivato per salvare e garantire l’autonomia scolastica al glorioso Istituto d’arte per la ceramica, unico nel meridione e ricco di storia e di sviluppo economico, feconda intuizione politica e culturale di don Luigi Sturzo.
Come mai la Provincia ed il Comune di Catania non si interessano altrettanto del glorioso Convitto Nazionale “Mario Cutelli” inopinatamente escluso dalla mobilità professionale e quindi rimasto senza preside titolare e per quest’anno avrà un preside “reggente” in attesa della tragica fine delle scuole sottodimensionate?
Come si legge nel sito on line “Aetananet”, che pubblica notizie del mondo della scuola, il convitto Cutelli che vanta 223 anni di storia, è la prima scuola della Sicilia, e di Catania, fondata dal conte Mario Cutelli nel 1779 per l’educazione e la formazione culturale nelle discipline del diritto e della retorica, riservato prima ai rampolli delle nobili famiglie e poi aperto come “regio collegio” ai cittadini di Catania.
Si ritiene che il Convitto non debba morire, né dovrà essere accorpato ad altre istituzioni, anzi dovrà crescere ed aumentare il numero degli allievi che sono 450, motivo per cui, non superando i 500 alunni, è stato considerato “sottodimensionato”.
I numerosi ex allievi, ora docenti universitari e professionisti affermati, facciano sentire la propria voce in difesa dell’autonomia scolastica del glorioso Convitto Cutelli e l’Amministrazione comunale si attivi perché non si perda un prezioso gioiello di famiglia qual è, appunto, il glorioso istituto con il cortile settecentesco e la splendida sala del Vaccarini.
Come ha scritto Fioretto su Aetnanet: la scure del dimensionamento scolastico dovrà essere usata per tagliare i rami secchi e non gli alberi secolari, ricchi di storia e di cultura.
Giuseppe Adernò
Presidente ASASI di Catania
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