A Matteo Salvini, neo ministro dell’interno, oggi ho chiesto l’impegno del governo a sostenere due tra quelle che saranno le prime questioni che affronterò se eletto sindaco.
La prima è quella relativa alla sicurezza: chiediamo uomini e mezzi per una stabile azione di bonifica interforze (polizia, carabinieri, vigili urbani e guardia di finanza), della zona del Corso Sicilia e del Vecchio San Berillo, da attuare subito, sotto il coordinamento del comune, della prefettura e della Questura con interventi di prevenzione della sicurezza anche nella zona industriale e in periferia.
La seconda è l’emergenza abitativa: dobbiamo dare un alloggio a chi non ha una casa o a chi l’ha persa. Immediatamente. Giovedì scorso sono stato al viale Moncada al Librino e, da catanese, mi sono vergognato delle condizioni in cui vivono alcuni nostri concittadini. È impensabile che chi si trova in una situazione di bisogno economico e abbia perso la casa, trovi come unica alternativa quella di andare a dormire in macchina o sotto i portici del Corso Sicilia, oppure occupando addirittura il sagrato della Cattedrale. Ci sono tante case sfitte, di proprietà direttamente comunale o dello IACP, che possiamo dare agli sfrattati e a chi ne ha diritto.
Salvini mi ha garantito che il governo nazionale sarà al nostro fianco perché ritiene le priorità sicurezza e casa giustamente di primaria importanza. Lo ringrazio per la vicinanza e per l’impegno concreto che metterà per Catania, anche perché conosco da parecchio tempo la sua determinazione per gli obiettivi che si prefigge.
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