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SAMOTHRACE. Presentato il progetto innovativo di fruizione museale al Castello Normanno di Aci Castello

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È stato presentato alla presenza del Sindaco Carmelo Scandurra e del consigliere comunale con deleghe alla Cultura Antonio Maugeri, Samothrace: il progetto di macro e nonoelettronica che include nelle diverse aree di applicazione anche il Castello Normanno di Aci Castello. 

A illustrare nel dettaglio il progetto è intervenuto il prof. Salvo Baglio, delegato del Rettore dell’Università di Catania alla Ricerca e Presidente della Fondazione SAMOTHRACE: «Samothrace (Sicilian Micro and Nano Technology Research and Innovation Center), è l’ecosistema dell’innovazione proposto dall’Università di Catania e finanziato dal PNRR nell’ambito della Missione 4, Obiettivo 2 (“dalla ricerca all’impresa”). SAMOTHRACE riunisce 28 partner tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese. Ha ricevuto un finanziamento di quasi 120 milioni di euro per sviluppare progetti e tecnologie abilitanti della micro e nanoelettronica in sei aree di applicazione strategiche per lo sviluppo dell’isola: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Agricoltura di precisione, Salute, Beni culturali. Le Micro e nanotecnologie sono dunque il “fil rouge” delle varie attività», spiega il presidente Baglio. «Samothrace – aggiunge – ha l’obiettivo di valorizzare la vocazione riconosciuta ed apprezzata del territorio per catalizzare l’innovazione nel campo della micro e nanotecnologie e, al tempo stesso, sviluppare un meccanismo virtuoso di trasferimento e valorizzazione della conoscenza a beneficio del tessuto industriale e della società civile che possa rendere la Sicilia ancora di più protagonista. L’ecosistema nel suo complesso, infatti, coinvolge quasi 1000 ricercatori ed assumerà oltre 150 nuove unità di personale per attività di ricerca industriale; la fondazione supporterà le interazioni tra le competenze di ricerca delle università e dei centri di ricerca regionali e le visioni imprenditoriali presenti e future, cercando di esportare questo modello a livello globale».

A coordinare il Pillar Cultural Heritage è la prof. Anna Gueli, docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania: «Samothrace – afferma la docente – ha individuato nei Beni Culturali uno dei suoi pilastri con l’obiettivo di creare un sistema diffuso che possa dare vita a un centro di progettazione, produzione, messa a punto e validazione di materiali e dispositivi innovativi dedicati alla diagnostica, alla conservazione e alla fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale grazie ad un team interdisciplinare in grado di perseguire efficacemente l’innovazione in questo settore. Siti archeologici, musei, edifici storici e gallerie d’arte fanno parte della rete territoriale e costituiscono i “living lab” in cui realizzare l’attività di ricerca».

L’area di ricerca sui beni Culturali si sviluppa seguendo tre linee di attività: “Diagnostica e materiali”, “Conservazione e manufatti” e “Fruizione e spazi”. Quest’ultima, denominata TASK 3, è affidata al prof. Filippo Stanco, presidente dei corsi di laurea in Informatica: «Il progetto Samothrace ha come caratteristica quella di applicare la ricerca teorica su casi studio inseriti nel territorio. Siamo veramente lieti di proporre come sito di sperimentazione il Castello Normanno di Aci Castello che, da questo punto di vista, si presenta abbastanza inedito e, pertanto, rende tutto molto più stimolante». 

Le azioni del progetto dedicate al Castello Normanno andranno a migliorare l’esperienza della fruizione e attireranno un maggiore numero di visitatori che avranno la possibilità di interagire in un contesto tridimensionale, multifunzionale e virtuale in cui si sentiranno coinvolti attivamente. «Il Castello Normanno è esso stesso un ecosistema, un sito composito in cui si fondono elementi naturalistici, storici e archeologici. Nel suo complesso, esso incarna la storia del territorio che lo ospita e ne rispecchia l’identità, configurandosi come luogo ideale per sperimentare nuove forme di fruizione attiva», a dichiararlo è la prof.ssa Eleonora Pappalardo, referente del Castello Normanno per il progetto “Samothrace”. 

«Esprimo plauso al team di docenti e ricercatori dell’Università di Catania impegnati nel progetto SAMOTHRACE, progetto che arricchirà il Castello Normanno e che incrementerà nel breve termine il flusso dei visitatori e, con essi, l’economia generale del nostro territorio», conclude il Sindaco Scandurra con entusiasmo condiviso dal consigliere con deleghe alla cultura Antonio Maugeri e dai presenti alla conferenza. 

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Iene Sicule

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