“Abbiamo finito le parole, e’ cessata la speranza!
Ennesimo fatto di sangue, ennesimo accoltellamento anche stasera, dopo le DUE rapine di ieri, in via Luigi Rizzo, nel medesimo, identico punto della strada del terrore di Catania. Eravamo certi che, chi di competenza, dopo i gravissimi eventi criminali di ieri avrebbe finalmente disposto il servizio di vigilanza fissa che oramai da mesi un intero quartiere richiede. Eppure per imperscrutabili ragioni si continua a dire No! a questa “ supplica” dei residenti.
Il Questore spieghi alla città perché il quartiere di Corso Sicilia non può avere questo presidio di sicurezza. Stavolta, per poco, non ci è scappato il morto. Quando ci sarà , perché purtroppo continuando di questo passo ci sarà, nessuno venga a versare lacrime di coccodrillo perché’ a nessuno verranno fatti sconti. Il prosindaco Bonaccorsi, invece, spieghi se vuole perseverare nel disinteresse manifestato dal suo predecessore nei confronti della richiesta dei residenti di chiudere al traffico nelle ore notturne le vie Sturzo e Di Prima così impedendo che si realizzi quel via vai di malaffare che orbita attorno allo sfruttamento della prostituzione e allo spaccio di stupefacenti.
Noi scriveremo al Presidente della Repubblica ed al Ministro degli Interni (non ci rimane più nessuno, abbiamo supplicato tutti) affinché verifichino l’adeguatezza della risposta degli organi dello Stato all’effettiva emergenza criminale della città di Catania.
Avv. Ivan Maravigna”.