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Sanità all’italiana: i disabili gravissimi di "Sicilia Risvegli" chiedono l’intervento di Crocetta
Pubblicato il 02 Novembre 2012
No di Stato alle staminali: nessuna sospensione dello sciopero della fame per 33 persone. Anzi appello al neoPresidente della Regione.
Ecco cosa scrive Pietro Crisafulli (nella foto), presidente di “Sicilia Risvegli Onlus”…
a cura di iena sanitaria«Adesso che è a capo della Regione Rosario Crocetta dimostri concretamente che la Sicilia è pronta per una crescita prima di tutto morale. Crocetta non dimentichi le centinaia di malati gravissimi che popolano la regione e s’impegni a realizzare un Centro Risvegli di eccellenza per post-comatosi, stati vegetativi e similari, un laboratorio di tipo “GMP” per la coltura di cellule staminali (sulla linea dell’ospedale di Brescia), un’ assistenza socio-sanitaria personalizzata ad hoc 12/24 ore per i malati che vivono a domicilio in condizioni di salute “estreme”». A lanciare un nuovo appello al neo governatore della Regione Siciliana è Pietro Crisafulli, presidente di “Sicilia Risvegli Onlus”.
Crisafulli fa sapere inoltre che prosegue lo sciopero dei 33 disabili siciliani iniziato da diversi giorni contro i tagli alle cure dei disabili gravissimi. «Non possono bastarci le rassicurazioni del Ministro Fornero che hanno indotto i malati di SLA del Comitato 16 Novembre ad interrompere la protesta. Valutiamo positivamente l’impegno in prima persona del ministro per far sì che il Governo Monti stanzi degli aiuti a favore delle persone non autosufficienti. Ma chiediamo fortemente al Governo nazionale di inserire nel piano della non autosufficienza anche le persone in stato vegetativo, i malati affetti da syndrome di locked-in ed altre estreme disabilità. Chiediamo inoltre – conclude il presidente di Sicilia Risvegli– di attuare con la massima urgenza la Legge nazionale 162/1998 che prevede “progetti di vita indipendente”». L’unica persona ad aver dato un segnale importante è stata la senatrice del Pd Paola Binetti che, mostrando solidarietà, ha promesso di presentare la settimana prossima un’ interrogazione parlamentare alla Camera. Salvatore Crisafulli e gli altri manifestanti fanno inoltre sapere che sospenderanno lo sciopero della fame solo se saranno convocati per un incontro con i rappresentanti del governo.
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