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Sanità, associazione Codici: dichiarazioni di Ricciardi (ISS) certificano che in Italia nel campo del diritto alla salute esistono cittadini di serie A e serie B
Pubblicato il 16 Novembre 2016
“E’ inquietante quanto affermato dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanita Walter Ricciardi, secondo il quale In Campania e in Sicilia si ha una speranza di vita alla nascita di 4 anni inferiore rispetto a Trentino e Marche, in quanto nelle regioni del Sud si è a livelli di Bulgaria e Romania, mentre in quelle del nord della Svezia. Ebbene, la fotografia consegnata dal Presidente dell’ ISS conferma quanto da noi più volte denunciato e cioè che in Italia, in materia di scelte sanitarie e di tutela del diritto alla salute, esistono evidentemente cittadini di serie A e cittadini di Serie B.
Purtroppo tale situazione è figlia del totale disinteresse del Governo e delle scelte folli condotte in materia di politica sanitaria che hanno generato un sistema sanitario regionale pieno di contraddizioni e di inefficienze: tagli dei posti letto, pazienti che stazionano ore e giorni in barella nelle corsie degli ospedali, in attesa di essere trasferiti in altre strutture; ospedali fatiscenti, carenti di macchinari, di dotazione di posti letto.
Il territorio siciliano infatti con gli ultimi casi verificatisi negli ospedali catanesi e palermitani, si presenta come una Regione dalle pesanti e gravi inefficienze nel servizio sanitario pubblico nonostante l’impegno quotidiano profuso dai tanti operatori sanitari costretti a lavorare in strutture del tutto fatiscenti ed in assenza di strumenti e mezzi.
La Sicilia infatti è la seconda regione italiana per sospetti casi di malasanità. Secondo i numeri forniti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari, che ha raccolto i dati sulle morti avvenute in corsia per presunti errori dei medici o disorganizzazione del sistema: dall’aprile 2009 al settembre 2011 la commissione ha conteggiato, tramite denunce sui giornali o segnalazioni dirette, 91 casi di malasanità nell’Isola, di cui 66 con morte del paziente. Peggio ha fatto solo la Calabria, con 97 segnalazioni e 78 decessi. Tutto questo francamente è inaccettabile se si pensa che a farne le spese sono tanti cittadini, colpevoli solo di esser nati nella regione sbagliata.”
Lo afferma in una nota l’Avv. Manfredi Zammataro, Segretario Regionale dell’Associazione Nazionale dei Consumatori CODICI Sicilia – Centro per i Diritti del Cittadino
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