Sanità e cure negate, ennesima tragedia: è morta la piccola Smeraldina. Un simbolo di lotta per la vita, malgrado questo Stato

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questo il comunicato: 

“Stamina, la piccola Smeralda ci ha lasciati
Il cordoglio delle associazioni dei malati

Dopo quattro anni di lotta, la piccola Smeraldina Camiolo di Catania, una delle bambine che erano in cura con il metodo Stamina, e che è stata privata della terapia nella quale la sua famiglia credeva e che le aveva dato giovamenti certificati nelle sue cartelle cliniche, ci ha lasciati.

Il Movimento Vite Sospese e l’Associazione Sicilia Risvegli onlus si associano al dolore di papà Giuseppe e di mamma Valeria per la perdita della loro Smeralda, una piccola guerriera, un simbolo della lotta per la vita, che non ha mai smesso di combattere, fino alla fine.
A dare la triste notizia è stato lo stesso papà Giuseppe, con un messaggio su Facebook che ha gettato nello sgomento tutti i familiari dei bambini e dei pazienti privati della cura Stamina e tutti gli altri malati e le persone che l’avevano conosciuta e che fino all’ultimo hanno pregato e sperato per lei.
Dopo tante battaglie, la piccola Smeralda non ce l’ha fatta
„«Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio. Ora sei volata via e non credo di averlo realizzato ancora… vorrei accompagnarti perché una bimba non può stare da sola nemmeno per un secondo.Ti amo dolce e forte guerriera! Papà“», il messaggio postato da Giuseppe Camiolo.
Un dolore quello che sta vivendo in questo momento la famiglia – e tutti coloro che conoscevano Smeralda – reso ancora più forte dalla consapevolezza che forse in un Paese diverso, con sensibilità diverse e una classe politica non assoggettata a interessi “altri” rispetto a quelli sacrosanti dei diritti dei malati, le cose sarebbero andate diversamente.
Per mesi papà Giuseppe ha urlato all’Italia intera e al mondo i miglioramenti che la sua bambina stava avendo grazie alle terapie compassionevoli del metodo Stamina, ma è rimasto inascoltato.
Non è questo il momento delle polemiche, non è questo il momento di ricordare che ai bambini come Smeralda sono state negate le cure senza tener conto dei miglioramenti ottenuti e senza offrire poi loro alcuna terapia alternativa. Non è questo il momento di ricordare ai responsabili di questo disastro che non si può privare della speranza le famiglie nella modalità indiscriminata con cui è stato fatto e poi abbandonarle, e che la morte di Smeralda – come quella della piccola Rita e di tutti i pazienti in cura e in attesa di essere curati – resta sulle loro coscienze e che noi, che li abbiamo sempre sostenuti (ricordiamo in proposito che il Movimento Vite sospese è nato con e anche per Smeralda), continueremo a lottare per fare giustizia.
Ora è il momento del cordoglio, e del dolore. È il momento della vicinanza ai genitori di Smeralda, ai quali tutti ci stringiamo in un abbraccio.
In tanti, a Catania, si stanno recando alla camera ardente. Il Movimento Vite Sospese (dedicato a Santa Illuminati e Salvatore Crisafulli) e l’associazione Sicilia risvegli (quest’ultima fondata da Salvatore Crisafulli, morto in attesa di accedere alle terapie con staminali) chiedono a gran voce al Comune di Catania di dichiarare per la giornata dei funerali (data e ora si stanno decidendo in questi terribili momenti) il lutto cittadino.

Movimento Vite Sospese
Sicilia Risvegli Onlus.”

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Redazione Iene Siciliane

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