Sanità…”presa a pugni”, Catania: nuova aggressione al “Vittorio Emanuele”! Il sindacato: “siamo stanchi delle promesse. Nulla è cambiato”
Pubblicato il 01 Maggio 2017
Ecco il
COMUNICATO STAMPA FSI-USAE CATANIA FEDERAZIONE SINDACATI INDIPENDENTI:
Nuova aggressione al Vittorio Emanuele di Catania. Fsi-Usae: “Siamo stanchi delle promesse. Nulla è cambiato”
Catania 1 maggio 2017 – Una dottoressa è stata picchiata, ieri sera, al pronto soccorso del Vittorio Emanuele. Calci e pugni da parte di una paziente che, visitata, pretendeva di effettuare gli accertamenti non urgenti nello stesso ospedale e subito. Aggredita anche una infermiera che è intervenuta in soccorso del medico.
“E’ inconcepibile che, ancora oggi, dopo appelli, denunce, richieste di incontri con i prefetti e comunicati stampa, gli infermieri, medici e tutto il personale sanitario dei pronto soccorso e dei reparti che operano, in prima linea, per la tutela del cittadino, siano oggetto di aggressioni”, commenta Calogero Coniglio, segretario territoriale della provincia di Catania e coordinatore nazionale Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla Confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei.
“Ancora una volta ci ritroviamo a raccontare e denunciare episodi in cui colleghi, armati solo di competenza, serietà e professionalità, si scontrano con l’arroganza e la prepotenza di chi conosce solo il linguaggio della violenza”.
“Chiediamo a l’intervento di tutte le istituzioni interessate, e di tutti quelli che hanno preso atto che con un personale sanitario impaurito e sovraccaricato non può essere più garantita l’assistenza, la città non merita questo indegno calpestio del più elementare diritto quale quello della salute”, conclude Coniglio.
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