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Sanità…”presa a pugni”, Mussomeli (Cl): ennesima aggressione, la Fsi-Usae: “solidarietà al collega ausiliario socio-sanitario picchiato solo per voler fare il proprio dovere”
Pubblicato il 26 Aprile 2017
Un ausiliario socio-sanitario dipendente dell’ospedale “Longo” è stato aggredito e picchiato da un familiare, ricevendo un pugno in pieno volto e riportando una ferita giudicata al pronto soccorso guaribile in 20 giorni.
Il fatto è accaduto in corsia e non in pronto soccorso, solo per voler fare il proprio dovere, perché aveva chiesto ai familiari di un paziente di lasciare la stanza per poterla pulire. Solo l’intervento dei colleghi e dei Carabinieri hanno potuto riportare la calma in reparto.
Esprimono indignazione Salvatore Ballacchino, segretario regionale Fsi-Usae e Calogero Coniglio, coordinatore nazionale della Fsi-Usae Federazione Sindacati Indipendenti aderente alla confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei:
“Cogliamo l’occasione per porgere la nostra solidarietà al collega coinvolto nell’aggressione, assicurando che questa organizzazione sindacale continuerà a vigilare. È l’ennesimo e gravissimo caso di inciviltà, però, di una lunga serie di aggressioni che avvengono, ormai routinariamente, negli ospedali siciliani, principalmente nei pronto soccorso denunciati dalla Fsi-Usae.
Sulle aggressioni ospedaliere abbiamo stilato un dossier con gli episodi più gravi degli ultimi sei anni inviato ai Ministri della Salute, dell’Interno e alle Prefetture siciliane. Inoltre abbiamo promosso due interrogazioni parlamentari presentate al Senato. Come organizzazione sindacale continueremo a chiedere alle aziende sanitarie, ai Prefetti ed gli enti di competenza che si adottino delle misure forti e ribadiamo all’assessore regionale della salute Gucciardi che deve calarsi nella realtà ospedaliera per capire quanto personale sia da assumere e quali sono le reali problematiche che vivono i lavoratori tutti i giorni”, concludo Ballacchino e Coniglio.
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