Sant’Agata, “Il suo esempio di Donna contro la violenza di genere”


Pubblicato il 04 Febbraio 2020

On line il video con cui Giuseppe Castiglia ha interpretato i sentimenti dei devoti

«Cu n’coccia l’occhi to, Santa carusa, finisci intra n’saccu, immensu a via / Ma a Catania nudda fimmina è gilusa su l’omu so è innammurato i’tia». Una poesia popolare, una preghiera devota, un sentimento cantato e tradotto in immagini nel nuovo video pensato e realizzato dall’artista catanese Giuseppe Castiglia: il titolo è semplice ma significativo “Agata”, non solo la Santa ma anche la Cittadina. Un video – prodotto da Filmkam per la regia di Vladimir Di Prima – che ha aperto anche il convegno dedicato al valore dell’autodeterminazione della Donna, di cui la Patrona di Catania ne è un emblema assoluto.

Un incontro – tenutosi nell’Aula Magna del Dipartimento universitario di Scienze Politiche e Sociali – che si è svolto non a caso il 3 febbraio perché «giorno dell’apertura di un rapporto simbolico fra il popolo, la città e le istituzioni – ha affermato il direttore del Dipartimento Giuseppe Vecchio – l’invocazione di base “Cittadini, Viva Sant’Agata” non è cosa da poco, e sottolinea il momento topico della vita di Catania in cui il popolo si proclama cittadino». «In questi giorni in cui la città si autodisciplina abbiamo voluto accostare l’icona di Libertà di Agata a quelle donne che si autodeterminano scegliendo di rivolgersi ai centri antiviolenza, ma anche a quegli uomini e a quelle donne che dicono il proprio No alla sopraffazione nel rispetto di valori universali come la legalità e l’antimafia» ha aggiunto Margherita Ferro, consigliera di Parità della Regione Siciliana che nel convegno ha fortemente voluto gli interventi di Vincenza Bifera (presidente Associazione nazionale antimafia “Alfredo Agosta”), Anna Agosta (presidente Associazione Thamaia), e Maria Concetta Tringali (vicepresidente Centro antiviolenza Galatea). (vedi foto in alto)

Tra le relazioni anche quella del procuratore aggiunto di Catania Marisa Scavo, la quale ha focalizzato l’attenzione sul tema del femminicidio in letteratura «dove ritroviamo esempi di amori e passioni così forti che poi degenerano nell’uccisione della donna – ha detto – mi riferisco alla storia di Paolo e Francesca nella Divina Commedia, alla tragedia di Otello, o a casi come quello della baronessa di Carini. È bene interpretare questi passi correttamente, facendone comprendere il significato più profondo e non quello deviante di un amore così potente che può giustificare il sangue».

 «La considerazione di Agata come figura non solo religiosa ma anche civica è il motivo che ha spinto il Comitato delle Festività Agatine a inserire questo evento nel programma dei festeggiamenti» ha aggiunto la segretaria Maria Grazia Tomasello Spitaleri, rimarcando come la figura della Santa sia centrale nella riflessione collettiva verso il drammatico fenomeno del femminicidio. L’assessore comunale alle Pari Opportunità Barbara Mirabella – che ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione etnea per iniziative di sensibilizzazione sul tema – utilizza proprio la definizione agatina “martire” per ricordare le vittime dei recenti delitti consumati nel territorio siciliano.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

3 min

comunicato dalla questura Ha rubato i risparmi di una vita a decine di anziani in tutta Italia attraverso un perfido sistema criminale smascherato definitivamente dalla Polizia di Stato di Stato, grazie a una complessa e articolata attività di indagine posta in essere dal Commissariato “Borgo-Ognina” a seguito della denuncia di una delle ultime vittime dei […]

2 min

COMUNICATO STAMPA Un siciliano, Calogero Coniglio Presidente dell’ANAFePC Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della Cultura, tra i premiati alla cerimonia della consegna dei diplomi agli studenti della Scuola Nazionale di formazione socio-politica “Giorgio La Pira”, svoltasi a Roma il 21 gennaio 2025 presso la Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera di Deputati alla […]

3 min

da Free Green Sicilia Attualmente in Sicilia, Catania compresa, non è possibile seppellire gli animali in un cimitero per gli animali d’affezione se non abusivamente con tutti i rischi che ciò comporta per coloro che ne hanno necessità. Eppure da venticinque anniovvero dal 2000 esiste la legge regionale n.15 “Istituzione dell’anagrafe canina e norme per la […]