di iena battiatota
E’ ormai entrata nel vivo la campagna elettorale a Sant’Agata Li Battiati, comune pedemontano nel quale il sindaco uscente, l’autonomista Carmelo Galati, dovrà confrontarsi con l’imprenditore Marco Rubino che da qualche anno guida un’associazione “Idee, cambiamento e libertà” con diverse iniziative alle spalle e migliaia d’iscritti raccolti nel corso del suo cammino. Una cosa è certa: sarà una bella competizione aperta a tutti i risultati.
Si voterà il 6 e 7 maggio prossimi. Marco Rubino, 44enne, sostenuto dal Popolo delle Libertà, ha spiegato al nostro inviato che è già a lavoro da oltre un anno e mezzo al fianco dei suoi concittadini per accogliere richieste, iniziative e suggerimenti tendenti ad un possibile cambiamento del centro pedemontano. Come dicevamo, ci racconta che passi importanti sono stati compiuti con la nascita delle associazioni “Idee, cambiamento e libertà” e “Giovani per Battiati“, create con lo scopo di stabilire una maggiore interazione tra comunità locale e istituzioni politiche. Qualche cittadino da noi intervistato nei pressi della sua segreteria ci dice che la fiducia e il sostegno nei confronti del candidato sindaco Marco Rubino siano cresciuti negli ultimi mesi anche grazie ad alcuni incontri che hanno visto la presenza di esponenti nazionali del Popolo delle Libertà. Un buon banco di prova sul gradimento del candidato sindaco Rubino s’è registrato in occasione dello scambio di auguri dello scorso dicembre nei locali della Biblioteca comunale “Maria Grazia Cutuli”, evento che ha registrato la partecipazione di centinaia di cittadini provenienti anche dalle zone dell’immediata periferia di Sant’Agata Li Battiati. Su queste, oltre che sulle aree centrali del territorio, si concentra l’attenzione del programma elettorale, proposto da Rubino e dai candidati al Consiglio comunale, che -ci dice- a breve verrà reso noto.
«L’idea del cambiamento con azioni concrete è lo spirito promotore della mia discesa in campo -dichiara il dott. Marco Rubino- alimentata dai cittadini di Sant’Agata Li Battiati che manifestano un malessere generale. In loro vi è un atteggiamento di forte insoddisfazione nei confronti della politica: non si sentono più rappresentati. E’ l’ondata dell’antipolitica, la tentazione di chiudere con la partecipazione –afferma ancora Rubino-. L’amministrazione corrente, in questi cinque anni di opportunità governativa, è mancata di progettualità, lungimiranza e servizi diretti a garantire il bene comune. Nessun progetto di corto e/o lungo respiro, nessun bando volto per finanziamenti che creino risorse, possibilità di lavoro con priorità ai disoccupati del nostro territorio. L’opportunità di guidare un territorio bello, a dimensione d’uomo, come Sant’Agata li Battiati è qualcosa che mi riempie di gioia. Non possiamo limitarci a criticare tutto e tutti, restando passivi spettatori di un’insensibile politica, gestita da un’altrettanta incompetente classe politica che usa il diritto trasformandolo in volgare cortesia, così da creare bisogno e, conseguentemente, clientelismo. Contrariamente a tutto ciò proponiamo lavoro e iniziative concrete, la politica del fare. E io sono già a lavoro per i miei cittadini, a loro chiedo la fiducia, sento la responsabilità del loro consenso».
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