Sant’Agata Li Battiati, il sindaco uscente Carmelo Galati (ricandidato), il teatro che ancora non c’e’ e le 35 telecamere

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di iena gialla, Massimo Scuderi

Il sindaco Carmelo Galati, il 31 marzo scorso, in un’intervista rilasciata ad un noto settimanale locale, “I Vespri”, parla del lavoro fatto in cinque anni di amministrazione ma anche delle iniziative che intende portare avanti qualora venisse rieletto. Analizziamo in questa occasione solo quella parte dell’intervista, dal titolo “le mosse del sindaco Galati”, rilasciata al valido collega Fabio Tracuzzi, che pare sino ad oggi non essere stata smentita. C’è un passaggio che ha destato la nostra curiosità ovvero la seguente dichiarazione: con residuo di finanziamenti regionaliasserisce il sindaco battiatoto Carmelo Galati nell’intervista rilasciata alla rivista sicilianaè stato possibile effettuare la pavimentazione dei marciapiedi, interventi alla villa comunale al palazzo dello sport al teatro Ferro”. E qui ci soffermiamo per una prima “stazione dolorosa”.

Ci rechiamo, quindi, in gran fretta, da Carmelo Galati, sindaco di Sant’ Agata Li Battiati, che, sempre cordialissimo, ci riceve e alla nostra domanda in merito a dove si trovasse il teatro Ferro a Battiati, con grande orgoglio, ci mostra una bella mappa affissa alla parete della sua stanza, indicandoci la precisa ubicazione, ma solo l’ubicazione, dove dovrebbe sorgere nel futuro, forse molto prossimo, appunto il teatro Ferro. A questo punto ci siamo chiesti, come forse farebbero molti altri, se il sindaco Galati riuscirà davvero in avvenire a realizzare il tanto atteso teatro visto e considerato che non ce l’ha fatta sino sino ad oggi che ha avuto la possibilità d’interloquire con un presidente della Regione del suo stesso partito e, quindi, diciamo che ha beneficiato per quattro anni di una sorta di corsia preferenziale. Adesso, con l’aria di elezioni che tira a Palermo non si può mai prevedere il futuro. Comunque a questo punto ci chiediamo a cosa sarebbero serviti i “residui di finanziamenti regionali”, a cui allude il sindaco Carmelo Galati nella sua intervista sopra richiamata, per un immobile che ancora non c’è? Solo destinati? Il sindaco è abile a dribblare la risposta, ma l’interrogativo resta in vita. E a pieno titolo.

Bene, passiamo a quella che a nostro avviso costituisce la “seconda stazione dolorosa”: nella stessa intervista il sindaco Carmelo Galati dichiara ancora: “Si attiva un PON (Piano Operativo Nazionale, ndr) sicurezza con l’installazione di 35 telecamere di sorveglianza”. Anche per questa dichiarazione chiediamo più precisi chiarimenti al sindaco Carmelo Galati. Vi anticipiamo che noi di ienesicule ci siamo prima ben documentati sull’argomento e, quindi, aperta la discussione col sindaco, siamo subito pronti a rispondere con i nostri tre assi nella manica. Gli replichiamo, quindi, dicendogli che da una nostra accurata ricerca è emerso e pertanto ci risulta che il Comune di Sant’ Agata Li Battiati e quello di Gravina di Catania negli anni passati avevano sì accennato, ma solo accennato, a candidarsi con un progetto sulla sicurezza (quello delle telecamere di sicurezza), ma per l’appunto ci risulta che ad aggiudicarsi il bando fu solo il Comune di Catania. Ma allora non sarebbe stato più corretto dire ai lettori-concittadini come stanno precisamente le cose nella loro interezza? Il sindaco Galati con estrema lealtà ci conferma la nostra preparazione sull’argomento e, da buon avvocato qual è, esce dalla manica il suo asso parlandoci di una sorta di fraintendimento con l’estensore dell’articolo.

Vi abbiamo proposto questo articolo perché vorremmo anche stimolare tutti i nostri lettori, di tutti i comuni interessati dal voto per le amministrative, a confrontare le dichiarazioni degli amministratori pubblici riportate dai giornali con i programmi presentati al momento delle elezioni.

Intano, tornando a Sant’Agata Li Battiati, al momento il nostro “fantasma dell’opera” girovaga senza fissa dimora (il teatro) e neanche le 35 telecamere del progetto sicurezza per farsi immortalare. E noi lo immaginiamo armato di carta e penna, tra il pensieroso e il disturbato, che scrive, con preghiera di trovargli presto un alloggio (questa volta realmente rapidamente), all’altro candidato sindaco, Marco Rubino, ovvero colui che nella campagna elettorale in corso contende la carica di primo cittadino all’uscente ricandidato Carmelo Galati. Come finirà? Una cosa è certa, ovvero che alla fine non potremo tutti ritrovarci a teatro a festeggiare…

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Redazione Iene Siciliane

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