L’associazione qulturale Dantes fra i vari appuntamenti in programma propone anche la proiezione del capolavoro sovietico. Grande attesa per l’evento.
di Massimo Malerba
Già nel nome, l’ossimoro: associazione qulturale Dantes. Dove la q di “qulturale” la dice lunga sulla “mission” di questo gruppo di giovani catanesi, coordinati da Raimondo Bruno (nella foto), Angelo Spanò e Antonio Pastore, che ha deciso di produrre momenti di condivisione culturale, leggeri ma non banali, da offrire a chiunque abbia voglia di leggere o commentare un buon libro in compagnia, di proporre un film o un’iniziativa.
Ed è con questo spirito che, per esempio, i “qulturini” si sono riuniti l’altra sera da “Vincenzo”, un baretto incastonato sotto gli archi di piazza Mazzini, per decidere il metodo – il più condiviso possibile – con cui deliberare: maggioritario o proporzionale a doppio turno? Ne è venuta fuori una chiacchierata surreale di un paio di ore (cui ha partecipato anche il sottoscritto) che si è conclusa con la classica votazione per alzata di mano e un brindisi in onore del vincitore: Habemus Papam!I candidati, in quel caso, non erano politici più o meno discussi della nostra città ma i libri da commentare nel circolo di lettura che, per il sesto anno consecutivo e grazie al supporto della libreria La Paglia, l’associazione qulturale Dantes farà partire il 7 ottobre alla libreria Mangiacarte. In corsa c’erano mostri sacri della letteratura: dai Miserabili di Victor Hugo alla trilogia di Bufalino. Alla fine ha prevalso “Il circolo Pickwick” di Charles Dickens che i “qulturini” leggeranno e commenteranno, in quattro sessioni, da ottobre ad aprile.Ma prima del 7 ottobre, i “qulturini” saranno impegnati in un’altra impresa, più titanica –persino- della lettura delle oltre mille pagine di Dickens: la proiezione della Corazzata Potemkin, prevista per sabato prossimo, dalle 21, nel cortile della Cgil di Catania (ingresso libero). Sull’evento Facebook della proiezione campeggia l’esortazione degli organizzatori: “Affrontiamo insieme la corazzata Potemkin. Uniti possiamo farcela! In realtà scopriremo che si tratta di un capolavoro di poco più di 60 minuti, dal ritmo a tratti incalzante e che si presta a riflessioni di grande attualità”.Dopo la proiezione, sono previsti alcuni frammenti video dissacranti, autoprodotti dai “qulturini”, e un dibattito dal titolo “Una generazione in caduta libera”. Ironia e riflessione. Leggerezza ma non banalità. Un momento qulturale, appunto. Uno dei tanti che l’associazione promette di realizzare nei prossimi mesi.Questo il gruppo dell’associazione qulturale Dantes: https://www.facebook.com/groups/associazionequlturaledantes/