Disposto lo scioglimento degli organi del Comune di Tremestieri Etneo per infiltrazioni della criminalità organizzata, conseguente commissariamento. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri .Per chi come me è cresciuto a Tremestieri Etneo, questi giorni non possono che essere giorni bui e molto tristi. Mai avrei pensato che Tremestieri potesse essere associata alla MAFIA, Tremestieri non può e non deve essere questo mortificante connubio. La Politica tutta, in modo bipartisan, è certamente responsabile senza tema di smentita di quanto è accaduto, deve selezionare con estrema cura ed attenzione la classe dirigente alla quale bisognerà riconoscere un profilo che non può prescindere da regole ferme quali: integrità morale, trasparenza, onestà, responsabilità, senso del dovere, rispetto per le istituzioni e non ultimo competenza, non è più tempo di prestare attenzione o interesse solo e squisitamente ai numeri o ai consensi, senza i requisiti sopraindicati il consenso è dopato-finto e poco duraturo.
Il lerciume che a quanto pare da anni insozza le Istituzioni politiche della nostra comunità tremestierese, come riportato dalle varie notizie di cronaca circa l’indagine, con quanto di più sporco possa esserci: corruzione, intrighi, la mafia.Non possiamo infatti dimenticare nel 2020 l’ignobile legge regionale ANTICOSTITUZIONALE votata dal probabile distratto Parlamento Siciliano, che consentì di blindare la coalizione ecumenica e plebiscitaria a favore dell’ex inquilinino pro tempore del palazzo di Città, congelando di fatto le liste presentate 5 mesi prima del voto. Episodio di una gravità straordinaria mai accaduto prima di allora nella storia della Repubblica Italiana. “La pignatta sceglie da sé le sue verdure.”E le ragioni di quella gravità si sono palesate recentemente in tutta la loro pericolosità come attestano le notizie della cronaca giudiziaria di cui trattasi. Nulla nasce dal nulla, nulla può tornare nel nulla e Carthago delenda est perchè è certamente finito per Tremestieri il tempo sciocco di una risata inopportuna.Non ci si può poi sorprendere se oltre la metà degli elettori non si reca più alle urne per esercitare il proprio diritto/dovere elettorale e preferisce starsenea casa anche per il rinnovo dei civici consessi che il cittadino vive quotidianamente.
Auguriamoci che questi 18 mesi possano costituire un periodo in cui tutte le forze politiche di buona volontà, unite in una sorta di comitato civico di salute pubblica, vogliano e possano con grande senso di responsabilità riflettere ed adoperarsi con il dialogo, al fine di presentare alla cittadinanza Tremestierese una proposta politico amministrativa fattiva, laboriosa e soprattutto responsabile che cammini e sappia camminare su gambe libere e forti con il solo obiettivo di amministrare nell’interesse esclusivo della Cittadinanza.
Un ringraziamento alla Commissaria Straordinaria Dott.ssa Torella per il lavoro eccellente svolto sin dal suo insediamento ad oggi. Dovremmo augurare tutti noi un buon lavoro ai Commissari prefettizi che presto si insedieranno e a tutti i dipendenti comunali onesti inevitabilmente offesi dall’onta dell’ infamia che suona come la sconfitta del paese tutto, potendo immaginare inoltre le difficoltà da dover superare considerando il grave contesto ed il clima dentro il quale essi erano chiamati ad operare. Ma dal fango ci si rialza. Post fata resurgam. Dal disonore ci si riscatta tutti insieme e Tremestieri deve a se stessa così come noi lo dobbiamo ai nostri padri, risorgerà e tornerà a splendere sotto i raggi radiosi di una nuova storia. Tremestieri non abbia paura che della sua stessa paura e la nostra coscienza collettiva valga più di ogni discorso.
Troveremo tutti, certamente, il modo di riflettere su quanto è successo e faremo tutti tesoro di queste riflessioni, giacché i pensieri che vengono in un secondo momento di solito sono più saggi. Riflessioni fatte senza clamori né colpi a sensazione forse, ma certamente piene di responsabilità, dignità ed onestà. Se faremo ogni cosa per fuggire il disonore e raggiungere la buona reputazione, ci sarà possibile trascurare anche i colpi della sorte e saremo attratti da quel sussulto di orgoglio, di risveglio civico affinché la speranza di un nuovo sole radioso diventi forza a sostegno di una spinta a guardare avanti e fare in modo che ciò che è accaduto non abbia mai più a ripetersi. La speranza cittadina torni ad appartenerci e sia essa collegata al coraggio e alla voglia di cambiare le cose, perché sperare non vuol dire aspettare, ma agire affinché questi nostri desideri di rinascita diventino realtà.
Serve tornare al tempo delle donne e degli uomini di buona volontà affinché anche le campane dei nostri campanili paesani risuonano il tempo del riscatto dall’onta infamante. Tornerà a splendere il sole a Tremestieri; tornerà il tempo della serenità e della concordia; tornerà il tempo di una #nuovaprimaveratremestierese e noi saremo lì, nelle nostre #piazzepaesane ad accogliere le prime rondini della nuova storia. Che Dio ci assista perché #tremestieri possa davvero #cambiareversoViva, sempre, Tremestieri Etneo.
Massimo Porto.
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