Scoop IeneSicule: scandalo Startup, quinta puntata, gli annunci ed i “meriti”

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di Iena Salvadanaio

In riferimento alle precedenti puntate, abbiamo fatto qualche veloce ricerca su Google, traendo i seguenti risultati, con gli annunci dei vari finanziamenti e di chi se ne prende i meriti!!! Occhio alle date, i comunicati relativi a Flazio ed Appsbuilder sono dell’8 novembre 2012…post dimissioni del Presidente della Provincia Castiglione (31 ottobre) ma la determina della Provincia è del 27 novembre, post insediamento (12 novembre) del commissario della Provincia Regionale. Mazza che sicurezza, un finanziamento annunciato dopo le dimissioni del Presidente, prima dell’insediamento del Commissario e prima della determina…quando si è proprio sicuri di quello che si fa!!!Permetteteci solo una nota, tra chi si prende il merito dei finanziamenti notiamo, anzi si fanno notare loro, preminenti figure di Confindustria. Ma come gli industriali che sbraitano sempre verso i fondi pubblici e poi si prodigano e si dicono contenti proprio dell’intervento pubblico? Paradossi siciliani, anzi catanesi. Va beh, prendiamoci una granita al…pistacchio!

http://blog.indigenidigitali.com/re-start-catania-2-milioni-per-flazio-e-appsbuilder/http://www.workingcapital.telecomitalia.it/2012/11/restart-catania-funding-per-flazio-e-appsbuilder-la-parola-ad-antonio-perdichizzi/#.Uh88kWQRD40http://www.ustation.it/articoli/2424-re-start-catania-2-milioni-per-flazio-e-appsbuilder

Qui si fa riferimento all’entrata nel capitale di Flazio anche di Beasy della famiglia Virlinzi, ma tra i soci di Flazio, secondo visura, non c’è traccia, forse magari avranno investito tramite Zerinke MV?

Nello stesso articolo notiamo la dichiarazione di Francesca Natali, direttore del Fondo Ingenium “Non diversamente da Milano, Roma e Bologna anche e soprattutto nell’isola siciliana possono nascere imprese innovative che sfruttano le risorse e gli strumenti di cui il territorio ha sapientemente deciso di dotarsi”Ci sorprende quando la Natali dichiara “nell’isola siciliana possono nascere”…visto che Appsbuilder è nata tra Torino e Milano e poi ha trasferito la sede legale a Catania mantenendo la governance a Milano e che l’altra startup finanziata dalla Provincia di Catania, attraverso il Fondo Ingenium, ha sede legale a Milano…qualcosa non quadra.

http://www.chefuturo.it/2012/11/antonio-perdichizzi-vi-racconto-come-e-nata-la-fantastica-avventura-di-startupct/Qui sottolineiamo la seguente frase: “L’altra fatta da due ragazzi di Torino (AppsBuilder) che pure hanno scelto questo territorio perché qui hanno trovato la finanza che li supporta (ovvero l’ecosistema favorevole).” Beh…più che la finanza han trovato l’Ente Pubblico che li supporta (225mila euro) ed presumibilmente i soldi dei Fondi per il Sud che a Torino o Milano di certo non potevano prendere, a tal proposito molto interessante questo articolo del nostro collegaAntonio Lupetti proprio sui fondi del sud per le Startup:http://woorkup.com/2013/07/29/spaghetti-crowdfunding-societa-di-gestione-del-risparmio-e-che-fine-hanno-fatto-i-153-milioni-di-euro-del-fondo-hi-tech-per-il-sud/Interessante anche questo articolo:http://www.sicilia24news.it/sicilia-finanziati-due-nuovi-strumenti-per-il-web-flazio-e-appsbuilder-23498/che ci dice “Il mediatore dei due progetti per la Sicilia, è stato losportello ImprendiCatania, un’agenzia nata a marzo che aiuta igiovani.” !!!!!!!!In ultimo, la chicca:http://www.swas.polito.it/services/Rassegna_Stampa/dett.asp?id=4028-162700208dove si riportano le dichiarazioni dei fondatori di Appsbuilder:”Mentre muovevano i primi passi Appsbuilder ha catturato l’attenzionedi quelli che chiamano i «Business Angel del Web»: MassimilianoMagrini (Annapurna Ventures), lead investor dell’operazione, e MarioMariani (The Net Value), che li hanno sostenuti nella fase di seeding(inserimento di contenuti creativi).”Che confermano quanto da noi scritto nella quarta puntata, cioè Appsbuilder presumibilmente era già finanziata prima dell’intervento (27/11/12) della Provincia di Catania e quindi forse non rispettava i criteri del Fondo Ingenium Provincia di Catania, così come scritto sul loro stesso sito e da noi pubblicato?Sul primo finanziamento di Risparmio Super, 280mila euro dalla Provincia di Catania con determina del 28/6/11 (poi ne seguirà un successivo di 327mila il 27/11/12 per un totale di 607mila euro) abbiamo trovato:http://lobbyinnovazione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=951%3Aingenium-catania-e-lventures-investono-400mila-euro-in-risparmiosuper&catid=1%3Ablog&Itemid=15&lang=endove leggiamo “Risparmio Super (www.risparmiosuper.it) annuncia l’ottenimento di un finanziamento di 400mila euro, che le consentirà di avviare un’ulteriore fase della sua crescita ed espansione anche sui mercati esteri.” Ma allora anche Risparmio Super non sembra (per come riportano gli articoli) esser stata nelle condizioni di seed e presedd previste dal Fondo Ingenium come da descrizione nel loro sito di Ingenium Prov CT. Infatti le condizioni previste sono per lo”studio del progetto inziiale e/o per lo sviluppo del prodotto. A quanto sembra si Risparmio Super, ma sopratutto (per quanto risulta dal loro sito, dalle interviste e dalla loro pagina Facebook) Appsbuilder il prodotto lo avevan già bello pronto e sviluppato…mah…Infatti sempre in questo articolo notiamo “I fondi che consentiranno all’azienda di avviare l’espansione anche all’estero” e sembra sia una dichiarazione ufficiale fatta in conferenza stampa. Ora è etico che la Provincia di Catania finanzi l’espansione all’estero di una società? Per giunta con sede legale a Milano?Ma il tutto viene anche “ufficializzato” proprio sul sito di Zernike:http://www.zernikemetaventures.com/news/Pagine/RisparmioSuper-it-WEB%20Portal.aspx

dove leggiamo “Start-up con sede a Catania, mette a confronto i prezzi di oltre 10.000 punti vendita della GDO e ha appena ottenuto un nuovo finanziamento di 400mila euro da fondi di investimento e incubatori.Obiettivo: lo sbarco negli Usa, primo mercato internazionale a cui punta la società…Il denaro proviene infatti in parte dal Fondo Ingenium Provincia di Catania, gestito dalla joint venture italo-olandese Zernike Meta Ventures, e in parte da LVenture, che gestisce l’incubatore EnLabs. I fondi extra serviranno a Risparmio Super per espandersi negli Stati Uniti, il primo dei mercati esteri a cui puntano i due soci.” Eh no, a questo punto qualcuno deve ufficialmente motivarci perché la Provincia ha usato 607mila euro per tale scopo. Peraltro qui raccogliamo la testimonianza del nostro lettore Mario Bucolo che di mercato USA se ne intende e che ha organizzato il padiglione italiano (fatto per la prima volta) alTechCrunch Disrupt di New York, l’evento più importante sulla costa est, Bucolo ci racconta “Il team di Risparmio super è arrivato con ampio ritardo ad allestire il proprio tavolo/stand in fiera ed è andato via con ampio anticipo sull’orario di chiusura, pur avendo un roll-up con testo in inglese il nome della società era stato mantenuto in italiano creando confusione perché, giustamente, gli americani non è che capissero molto cosa volesse dire ‘risparmio super'”. Ora, se questa è da considerarsi “espansione negli Stati Uniti”, a botta di 607 mila euro di soldi pubblici…

Sempre sulla pagina di Zernike leggiamo (data 4/10/2011) “Il finanziamento ricevuto servirà anche per migliorare ancora il servizio, aumentano il numero di punti vendita monitorati – oltre che per l’espansione all’estero.” MIGLIORARE il servizio al nostro paese non significa fase di seed e preseed (sopra descritta), ma sopratutto, ed a maggior ragione non giustifica gli ulteriori e successivi (dopo oltre un anno…) 327 mila euro di nuovo dati dalla Provincia di Catania.Poi se il tutto non fosse chiaro in Italiano, lo possiamo ancheleggere in inglese qui:http://www.venturecapitaly.com/2011/10/risparmio-super-raises-400k-from.htmlIn riferimento al successivo round della Provincia, i 327mila che sommano 607 mila, sempre per Risparmio Super troviamo questo articolo:http://www.finsmes.com/2012/10/risparmio-super-raises-e467k-funding.html

Dove non si fa riferimento specifico al Fondo Ingenium ma solo a Zernike MV…ma come al solito non tornano le date…messo ci siano dentro anche i fondi della Provincia, perché l’articolo è del 4 ottobre 2012 (Castiglione ancora in carica) e la determina della provincia del 27 Novembre, con in carica il Commissario Liotta…un indizio è che sia il comunicato che la determina della Provincia fanno riferimento al “secondo round”

Chiudiamo con una chicca:http://it.startupbusiness.it/news/barbara-labate-con-risparmio-super-vince-a-parigi-la-lady-pitch-night

articolo del 5 aprile 2013 dove a parte l’incensamento della Barbara Labate non si menziona in alcun modo che 607 mila euro provengono da fondi pubblici e non da investitori (e nell’ambiente startup questa è una gran bella differenza, l’origine dei soldi conta molto) ma nell’articolo viene scritto “Oggi Risparmio Super ha un team di 13 persone diviso tra Catania e Milano”. Ops…ma se negli articoli sopra citati, prima della seconda tranche di 327 mila euro della Provincia,i comunicati fanno riferimento ad oltre venti persone impiegate…ora, dopo i 327 mila euro, cioè 607 mila…sono scese a 13, invece che incrementarsi la forza lavoro diminuisce? Boh…forse un errore. Ma noi lo chiediamo sin dalla seconda puntata alle tre startup finanziate dalla Provincia di Catania, di scriverci quante persone impiegano, quanti catanesi, quanti nelle sedi di Catania.L’articolo chiude con “Oggi in Italia le donne che fanno imprenditoria tech sono ancora troppo poche e sicuramente un esempio come Barbara Labate può essere di grande ispirazione per molte altre giovani donne”.

Beh 607 mila euro di fondi pubblici fanno gola a qualunque donna…ma anche a qualunque uomo.Alla prossima puntata. PS: alleghiamo scansioni del comunicato stampa con cui AppsBuilder si è presentata al TechCrunch Disrupt di New York City, tenutosi lo scorso aprile. Come si evince il comunicato riporta come città di emanazione Milano, e nella descrizione della società non c’è alcun riferimento ai fondi della Provincia di Catania e neanche proprio alla città di Catania. Praticamente non sono bastati 225mila euro dati dalla Provincia di Catania manco per avere un minimo di riferimento locale. Complimenti a chi, in Provincia di Catania, ha avallato tutto questo. Bravi, proprio bravi.Poi indirizziamo i nostri lettori sulla pagina di Wikipedia di Appsbuilderhttp://en.wikipedia.org/wiki/AppsBuilder 

Dove la parola “Catania” risulta solo due volte, nella sezione “headquarters: Milan and Catania, Italy” e poi nella seguente frase “followed by a branch office in Catania”. Loro stessi quindi mettono Catania come sede secondaria. Certo, ci verrà detto che la pagina di Wikipedia non è aggiornata o fatta da terzi (Oscar Giannino si giocò il seggio in parlamento su sta storia…) però è proprio Appsbuilder che cita, tra i propri riferimenti, la pagina Wikipedia nel comunicato stampa presentato a NYC e datato 29 Aprile 2013!!! In ogni caso la pagina di Wikipedia riporta, in calce: “This page was last modified on 11 August 2013 at 08:34”

E dalla loro pagina wiipedia accediamo ad un’auto intervista che ciera scappata:http://www.chefuturo.it/2012/11/come-abbiamo-trovato-un-milione-e-mezzo-di-euro-per-lanciare-appsbuilder/ 

Dove leggiamo, nell’intervista ai fondatori: “Dopo qualche mese di incubazione, Magrini e Mariani ci hanno fornito un sostegno finanziario iniziale nella fase di seeding, insieme a tutta la loro preziosa esperienza di imprenditori di lungo corso. Ufficialmente siamo partiti ad aprile 2011, grazie a loro.” E qui torniamo al domanda che ci siamo posti, era proprio necessario dargli 225mila euro visto che già erano stati finanziati?

Da notare che in questa auto-intervista dei due soci fondatori di AppsBuilder la parola Catania non risulta proprio neanche una volta e che la stessa è datata “Milano, 9 Novembre 2012”. Quindi scrivono da Milano, dopo che è stato annunciato (altrove, vedasi i link sopra riportati), il giorno prima di aver ricevuto il finanziamento anche da parte della Provincia di Catania e comunque sempre prima della determina datata 27 novembre 2012.

                                   

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Redazione Iene Siciliane

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