Cani e gatti randagi in pericolo dalle modifiche di un disegno di legge Sono 11 le associazioni di Catania si uniscono alle altre 40 di tutta la Sicilia a tutela dei randagi Le associazioni ANIMALISTE si riuniscono per far sentire la voce degli animali e hanno chiesto all’On. Laccoto Giuseppe della Lega, firmatario del disegno […]
Scuola, Basilio Catanoso (FI): che fine hanno fatto le sottocommissioni della direzione regionale?
Pubblicato il 12 Agosto 2016
comunicato stampa del deputato azzurro:
“la calda e giustamente insofferente estate degli insegnanti siciliani è dovuta anche alla mancata nomina delle sottocommissioni da parte della Direzione scolastica regionale, circostanza che ha bloccato l’inizio delle procedure di correzione – informatizzate – delle prove sostenute dai candidati al concorso a cattedra delle scuole primarie e delle scuole dell’infanzia, quando in molte regioni del Nord, invece, la macchina amministrativa di valutazione ha già concluso le operazioni di correzione degli scritti”:
lo sottolinea il deputato etneo di Forza Italia, Basilio Catanoso che, in merito, ha presentato al Ministro dell’istruzione e dell’università una interrogazione.
“Molti docenti siciliani si sono visti traditi nelle loro aspettative di vita, per un ritardo che non trova giustificazioni e a poco servono le rassicurazioni circa una accelerazione delle procedure di esame a settembre” prosegue il deputato Etneo che punta il dito anche contro la legge della cosiddetta “Buona scuola”. Per l’on. Catanoso, infatti, quest’ultima ha determinato “un vero e proprio esodo, che altri chiamano addirittura ‘deportazione’, degli insegnanti siciliani verso le altre regioni italiane”.
Come ovviare?
“Una delle possibili soluzioni potrebbe essere quella della estensione del tempo pieno o prolungato in tutte le scuole siciliane, innovazione che permetterebbe un considerevole aumento del numero dei posti o cattedre disponibili – risponde il deputato azzurro -. Altra strada potrebbe essere quella di fornire opportune finestre che permettano ai docenti ultrasessantenni di essere quanto prima posti in quiescenza, così da liberare il maggior numero di posti disponibile”.
Lascia un commento