Scuola, Catania: protocollo d’intesa tra associazione polifunzionale “Integra S. Maria delle Grazie” e Fnals


Pubblicato il 09 Giugno 2016

di Marco Benanti

È stato siglato il protocollo d’intesa tra l’associazione “Integra S. Maria delle Grazie” con il Fnals (Federazione nazionale autonoma lavoratori scuola) grazie alla figura del segretario nazionale prof. Giuseppe D’Orsi (nella foto). Un accordo che sancisce l’inserimento dei disabili nel futuro mondo del lavoro alla fine del loro iter scolastico, collaborando con aziende dell’hinterland catanese ma, soprattutto, i progetti messi in atto dall’associazione con i tutor volontari e professionisti che sosterranno il loro percorso e li prepareranno alle professioni più consone alle loro attitudini, seguiranno anche le famiglie nel loro cammino. L’associazione progettata da qualche anno è stata fondata alla fine di marzo 2016, da un progetto nato in collaborazione con alcuni professori di diversi istituti e professionisti (psicologi, logopedisti, operatori sociali); artefice la presidente fondatrice Anna Longo, madre di un ragazzo con patologia Tetra. È stata presentata in questi giorni al Katane Palace Hotel di Catania, l’Associazione “Integra S.M. Delle Grazie”, in sinergia con FNALS. Ha moderato l’incontro Lella Battiato, sono state affrontate tante problematiche di notevole spessore, registrando una presenza numerosa di partecipanti: operatori dei servizi e genitori con giovani disabili, cha hanno accolto positivamente l’incontro.

I lavori sono stati aperti da D’Orsi che invita i giovani disabili a dare voce al loro punto di vista sottolineando “mi impegno di portare al termine questo progetto solo per fini sociali, purtroppo soltanto il 16% di loro lavora in Italia ed è comprovato come la presenza di una o più persone con disabilità in famiglia rappresenta una delle principali cause d’impoverimento”. Presente ing. Sonia Grasso assessore ai lavori pubblici urbanistica mobilità e ambiente del Comune di Mascalucia “il prof. D’Orsi è un modello da seguire e dà tanta forza per fare le cose, si è creato un collante tra professionalità con l’idea di fare squadra per riempire il gap e il vuoto che l’Istituzione non riesce ancora a fare: il lavoro dopo la scuola”.  Continua “la diversità è quella che ci arricchisce, e ognuno di noi è diverso, occorre riconoscere nella disabilità le peculiarità, ognuno è un gene a modo suo. Necessita un grande progetto in sinergia che sia utile alla società, creando un servizio agli altri”. La parola va al presidente Anna Longo che sottolinea l’importanza del lavoro assistito e chiede aiuto e collaborazione alle famiglie.

Partecipano il vicepresidente prof. Pino Sodano, il dott. Elio Cannone, coadiuvati dagli specialisti: psicologa Debora Clemente, pedagosta Anna Bagnara, impiegando la loro disponibilità di tempo con passione e impegno, insieme all’attore siciliano Enrico Pappalardo e altre associazioni nel nostro territorio: “Cartura”, il “Polo educativo Villa Fazio” e altri. Clemente insiste sul lavoro di rete e trattamento individualizzato, creazione dell’atélier di arte e manipolazione, poiché l’arte riesce a creare uno spazio rassicurante tra mondo interno ed esterno e il risultato sarà la realizzazione di prodotti commerciali; la Bagnara punta sulle capacità di cooperazione per affrontare in modo adeguato le difficoltà e sostenere le famiglie dopo il compimento dei 18 anni dei loro figli; sostenerli e farli uscire dall’isolamento costruendo una banca dati su bisogni e risorse per orientarli con lo sportello ascolto, che è già funzionante al viale Mario Rapisardi 262.

Ogni persona è unica con una sua grande ricchezza e su quella ricchezza bisogna lavorare. Ha preso la parola Maurizio Araca, Elio Cannone “il futuro è di tutti bisogna raggiungere la felicità perché è un diritto”, il dott. Reitano evidenzia “voi siete qui per amore verso i propri figli, senza amore non si può fare nulla, vi portate dietro il dolore psicologico che è qualcosa di indescrivibile di cui spesso non si parla, ma non confondiamo il livello amore e gli obiettivi”, Emmi chiarisce “dopo di noi è importante una struttura per attività integrative e concrete, non solo corsi formativi per uno due anni o cooperative che poi finiscono nel nulla. Soltanto i familiari possono essere d’aiuto per garantire il futuro ai figli è necessario dare delle risposte reali, per garantire produttività e futuro. Compagno della Di Grazia fil rouge della serata la sensibilità a queste problematiche per interagire; la prof. Gabriella D’Orsi “i ragazzi h, sono verità autentiche e possono riuscire a puntare su obiettivi alti”; Maria Inzina Minoldi si sofferma sull’importanza di individuare e lavorare sui gruppi. Per integrarli con armonia nel team collaborano le due musico-terapiste.

Un interessante video è stato proiettato nella sala, protagonisti i disabili con lo spot dal titolo “per un futuro migliore e per un presente pieno di umanità”. Giorno 31 maggio l’associazione risulta regolarmente accreditata al comune di Catania, per partecipare ai tavoli di confronto sul sociale indetti dall’assessorato al welfare e alle politiche sociali.

 

 

 


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