Scuola, Codacons ai sindaci: “chiudete gli istituti non a norma”

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Il segretario nazionale dell’associazione di tutela dei consumatori Francesco Tanasi: “pronti a pioggia di ricorsi contro le classi pollaio” E ancora: dichiarazione “forte” contro la “stangata libri” e i dirigenti scolastici degli istituti che “sforano” il tetto ministeriale!A cura di iena col grembiule (nella foto l’ex Ministro Gelmini, in una versione che le si attaglia)

Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons, rivolge un appello “choc” ai sindaci: “chiudere gli istituti scolastici non a norma e rinviarne l’apertura a data da destinarsi”.“La sicurezza delle scuole è un problema serissimo che ogni anno si ripresenta in occasione dell’avvio dell’anno scolastico – afferma Tanasi – Il non rispetto delle norme vigenti e la mancata presenza dei certificati in materia di incendi, sisma, agibilità, ecc. , rendono di fatto fuorilegge gli edifici scolastici consentendo ai sindaci di rinviare l’apertura degli istituti, cosi’ come ha fatto il sindaco di Campobasso”.In caso di incidenti e di danni a persone e cose all’interno di scuole non a norma, infatti, gli stessi sindaci potrebbero essere chiamati a risponderne, assieme alla province.Per tale motivo Tanasi invita i sindaci a disporre la chiusura temporanea degli edifici scolastici fuorilegge in attesa della loro messa in sicurezza, e con la formazione delle nuove classi annuncia una pioggia di ricorsi contro le “classi pollaio”, ossia quelle dove, a causa dell’elevato numero di studenti, non si rispettano i limiti di spazio minino per alunno fissati dalla legge.I genitori possono valutare il livello di sicurezza delle scuole frequentate dai propri figli utilizzando l’apposito questionario pubblicato alla pagina “scuola sicura” del sito www.codacons.it

E anche sulla “stangata libri” il Codacons prende posizione e denuncia:nonostante il Governo abbia indicizzato all’inflazione i tetti di spesa dei libri scolastici, molte scuole li hanno sforati ugualmente. Un fatto grave considerato che quest’anno una famiglia spenderà mediamente 80 euro in più rispetto a quanto speso nel 2011 per acquistare i libri.Certo a determinare questa stangata c’è in primo luogo il divieto scattato quest’anno di utilizzare testi esclusivamente a stampa, ma ad influire sulla cifra c’è anche lo sforamento dei tetti, magari sotto forma di libri scolastici facoltativi che in realtà sono obbligatori.Per questo Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons, chiede che il ministro Profumo rimuova i dirigenti scolastici delle scuole che sforano il tetto ministeriale oltre il margine di tolleranza del 10%, dirigenti evidentemente incapaci visto che non sanno rispettare le regole vigenti, o, in subordine, dimezzi il loro stipendio come sanzione per l’illecito commesso.Inoltre Tanasi chiede che il ministero obblighi le scuole a dotarsi in modo adeguato di libri di testo sia per la lettura a domicilio che per la lettura in sede, in modo che gli studenti abbiano la possibilità di studiare senza gravare sui bilanci familiari.

Per quanto riguarda, invece, il corredo scolastico, che costerà 20 euro in più rispetto al 2011, di seguito i consigli di Tanasi per le famiglie:Non inseguite le mode. In questi giorni tutte le televisioni stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dalla Tv e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario. Non inseguendo le mode, per il corredo potreste spendere il 40% in meno, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati ai personaggi dei cartoni animati o bambole famose. Supermercato? Nei supermercati si può arrivare a risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. Andate con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. In questo periodo alcune catene di supermercati vendono i prodotti scolastici addirittura a prezzi stracciati: sono i cosiddetti prodotti “civetta”. Vengono venduti beni addirittura sottocosto, contando sul fatto che comunque finirete per acquistare anche tutto il resto. Approfittatene, acquistando solo i prodotti civetta! Poi cambiate supermercato!Rinviate gli acquisti. Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia. Aspettate i professori. Per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), poi, è bene attendere le disposizioni dei professori, onde evitare acquisti superflui o carenti. Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Ben vengano! Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino (per il quale sconsigliamo in ogni caso l’acquisto, dando la preferenza al trolley).

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Redazione Iene Siciliane

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