Iniziativa dell’associazione di tutela dei consumatori: bando del Ministero illegittimo. Esclude non abilitati e precari con anni e anni di servizio. Gli insegnanti siciliani possono partecipare al ricorso collettivo al Tar del Lazio e chiedere di essere ammessi alle selezioni.
Aggiungiamo noi: ma dove lo troviamo un Ministro come Profumo, con le sue prove nozionistiche da Anni Cinquanta? Al Telequiz? Eppure è il Ministro del governo “serio e preparato” (detto “tecnico”) di Monti…
Ecco il comunicato del Codacons:
dopo la pubblicazione da parte del Ministero dell’istruzione del bando relativo al “concorsone” fortemente voluto dal Ministro Profumo, Codacons e Associazione sindacale diritti della scuola annunciano il primo ricorso al Tar del Lazio da parte di 800 docenti non laureati ingiustamente esclusi dalla prova, e avviano da oggi in Sicilia la raccolta di adesioni al ricorso collettivo da parte degli insegnanti esclusi residenti in regione.L’iniziativa legale – spiega il Codacons – mira a far annullare i limiti previsti dal Bando di concorso, evidentemente illegittimi e frutto di eccesso di potere. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, ha elaborato un meccanismo ingiusto, fonte di disparità di trattamento e contraddittorio rispetto alla ratio che l’impianto normativo di accesso al pubblico impiego e all’insegnamento ha perseguito negli anni, che come noto presuppone il requisito generale del conseguimento della laurea in relazione alle diverse specificità delle diverse categorie di insegnamento. Appare pertanto arbitraria e ingiusta la scelta dei requisiti, nella parte in cui si pone come una barriera all’accesso ad una prova selettiva e rimane del tutto sganciata e non correlata ad un attento esame della situazione normativa italiana, che avrebbe facilmente dimostrato che l’esclusione avverrebbe con violazione degli artt. 3 e 97 della Costituzione, in quanto si disattende il principio della imparzialità e non disparità di trattamento della P.A. e quello di buona amministrazione e di uguaglianza, non essendo in alcun modo giustificabile la scelta operata dal legislatore nel senso di sistemare soltanto una categoria di laureati.Il Codacons invita dunque i docenti siciliani ingiustamente esclusi dal “concorsone”, ad aderire all’iniziativa legale dell’associazione, grazie alla quale sarà possibile radicare la posizione di concorrenti al concorso e far valere i propri diritti nelle successive tappe della procedura.
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