di Vincenzo Giaconia – Rappresentante d’Istituto del Liceo Cutelli
Una manifestazione da ricordare quella di oggi,a Catania quasi tutte le scuole sono scese in piazza per chiedere a questo governo un interesse maggiore per la scuola pubblica, per il futuro di noi giovani. Migliaia di studenti, provenienti da scuole di qualsiasi indirizzo, si sono ritrovati in piazza Roma alle 9 e da lì, seguendo un percorso insolito rispetto agli scorsi anni, sono giunti in piazza Università. Personalmente non vedevo tanta affluenza ad una manifestazione studentesca da qualche anno e soprattutto non vedevo da tempo tanta gente arrivare fino alla fine del corteo.
Questo è un bel segnale, vuol dire che qualcosa sta cambiando nella mente di noi giovani, vuol dire che stiamo davvero capendo che se vogliamo migliorare il nostro futuro dobbiamo accendere una lampadina nella nostra testa e non rimanere inermi mentre ci sottraggono istruzione, futuro e lavoro. Il governo Letta sta in piccola parte facendo qualcosa per la pubblica istruzione, ma risulta ben poco, c’è bisogno di un notevole incremento dei fondi stanziati per le scuole pubbliche, è indecente che le scuole private vengano finanziate al pari se non più delle scuole pubbliche, è indecente che lo stato spenda miliardi in opere militari e non destini quei fondi alla ricerca e all’istruzione.
Siamo scesi in piazza per sostenere il DDL Carrozza ma per chiedere anche qualcosa in più, qualcosa che possa avvicinare la scuola italiana al resto delle scuole europee. Inoltre per quanto riguarda la Provincia di Catania, ma penso che riguardi gran parte delle province del Sud Italia, uno dei più grossi problemi risiede nell’edilizia scolastica, eccetto qualche caso sporadico infatti, nella provincia di Catania nessuna scuola ha il certificato di agibilità e di conformità edilizia e molte di esse cadono letteralmente a pezzi.
In quanto Rappresentante degli studenti del Liceo Classico Mario Cutelli, ci tengo a precisare che la manifestazione di oggi 11 Ottobre non rimarrà un puntino nel nulla, ma sarà l’inizio di una serie di eventi di questo genere, che mirano a far capire a chi ci governa che quello che ha davanti non è un popolo di burattini e che vogliamo di più! In collaborazione con gli altri rappresentanti della provincia infatti, organizzeremo sit-in e manifestazioni anche pomeridiane e ci impegneremo affinché il corteo di oggi possa essere ricordato come l’inizio di un cambiamento, l’inizio del miglioramento della scuola pubblica!
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