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Sei minuti di video nel quale il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, smonta i pentiti e promette denunce
Pubblicato il 05 Aprile 2012
Clicca e guarda il video del presidente della Regione.
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Per chi lo preferisce, vi proponiamo anche il testo qui a seguire.
di Raffaele Lombardo (Presidente della Regione Siciliana)
Prima o poi avrò il tempo di difendermi, e non c’è migliore difensore di se stesso. Viene la nausea a sentire gentaglia da strapazzo e farabutti, ai quali non ho mai dato confidenza, dire sciocchezze di dimensioni mondiali che vengono prese da qualcuno come oro colato; qualcuno che magari ha svolto il ruolo di sanguisuga insaziabile nei miei confronti e adesso le amplifica attraverso la stampa. Questa gente dice falsità, calunnie e diffamazioni e io li perseguirò e la magistratura dovrà condannarli.
Di Gati dice che ha sostenuto l’MpA. L’MpA ha esordito nella scena politica nazionale nel 2006, alle regionali e alle politiche. Di Gati è rimasto in provincia di Agrigento dopo il 2006 pochi giorni latitante e poi si è consegnato. Prima di allora, l’MpA era stato solo al comune di Catania e al comune di Messina. Ad Agrigento, lui dichiara che il nostro punto di riferimento, l’onorevole Di Mauro, era un suo nemico perché lui sosteneva altri soggetti politici, Lo Giudice, mai candidato nell’MpA. Ma stiamo scherzando? Diamo ascolto ad un farabutto che non dovrebbe osare nominarmi? Lo smonteremo virgola per virgola e lo consegneremo alla giustizia perché paghi il fio di queste falsità che mettono in ginocchio persone che con questa gentaglia non hanno mai avuto nulla a che fare.
Leggo nei provvedimenti, dettagliatamente indicati, i favori: assunzioni, concessioni, autorizzazioni, appalti. Bello a dirlo; ma chi svolge il ruolo di verifica della verità delle cose un minimo di pezza d’appoggio credo lo debba trovare. E non ne troveranno nemmeno una ad iniziativa di una persona come me che pure è presidente della Regione ed è stato presidente della provincia e vicesindaco del comune di Catania con delega a lavori pubblici, protezione civile ecc. Dove sono questi favori e queste cortesie? Mai. Replicheremo e smonteremo una ad una queste falsità e porcherie.
Stessa cosa vale per quest’altro farabutto da due lire che dice di aver picchiato persone a me vicine per impegni non mantenuti. Ma quali impegni? Impegni assunti con chi? Con il geologo Barbagallo che vedevo forse una volta ogni sei mesi e che non mi ha chiesto un bel niente? E poi, in venti anni di indagini antimafia a Catania, come a Palermo o a Messina, con pentiti che hanno rivelato nessi, protagonisti, nomi e cognomi, è mai uscito il nome di questo signore come mafioso? E perché avrei dovuto saperlo io che fosse legato a questo o quell’altro mafioso, quando nel momento in cui l’hanno arrestato gli hanno sequestrato fucile e porto d’armi? Gli davano il porto d’armi perché era insospettabile. E perché avrei dovuto saperlo io? Io, che a quest’uomo non ho mai dato nulla, perché nulla mi ha mai chiesto.
E avrei favorito una ditta, la Safab che, vedi caso, nel sistema degli affari e degli appalti, c’è entrata e non certo patrocinata da me. E’ bene che la magistratura verifichi se c’è stato un patron politico o politico mafioso di questa ditta che pare abbia fatto il parcheggio sotto il tribunale di Palermo, dighe e altro. E vedi caso – per questo parlo di sponsor politici – è una ditta che era nel gioco dei termovalorizzatori, quel gioco che ho l’onore, insieme ad altri, di aver fatto saltare e cancellato.
E’ tutto un castello di carte che non sarà difficile far saltare e smontare una ad una. Leggere come fossero vangelo le falsità, le porcherie e le calunnie di questa gente, molto meno che da niente, fa veramente riflettere. Non credo che per governare il cosiddetto potere in questa regione si debbano pagare prezzi così alti.
Io sono tranquillo e sereno perché, per iniziativa di una magistratura onesta e competente smonteremo, con il nostro aiuto, che io conto di dare a tempo pieno, questo castello di fesserie.
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