Sequestro beni per 2 miloni ad imprenditore Raffaele Donzelli


Pubblicato il 07 Dicembre 2020

Un’indagine coordinata dalla Procura di Catania ha portato al sequestro della Direzione Investigativa Antimafia di Catania di beni stimati per 2mln di euro all’ imprenditore Raffaele Donzelli  di 47 anni, che opera nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nel Ragusano. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale su proposta del procuratore etneo e del direttore della Dia.

L’inchiesta era nata in seguito all’arresto dell’imprenditore per bancarotta fraudolenta nel maggio dello scorso anno e cve era stata attuata  in concorso con dei familiari. Tale imprenditore è ritenuto legato al clan ‘Dominante -Carbonaro’,  e appunto l’ipotesi è sostenuta  in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’ottobre 2019 poi  confermata dal Tribunale del riesame un mese più tardi.

Da questo provvedimento  era scaturita, nel gennaio 2020, una misura ablativa nei confronti del padre, Giovanni Donzelli, che è accusato di avere avuto “rapporti con l’associazione di stampo mafioso riferibile alla Stidda, offrendo rifugi e covi a latitanti e mettendo a disposizione la propria casa per le riunioni tra gli esponenti dell’organizzazione mafiosa vittoriese e quelli appartenenti ad altri clan”.

Per la Dia  “l’associazione mafiosa avrebbe reimpiegato proventi illeciti in attività imprenditoriali riferibili a Raffaele Donzelli” e avrebbe sostenuto e aiutato le aziende “a sbaragliare la concorrenza servendosi di metodi criminali come l’intimidazione sistematica”. Tra i beni sequestrati dalla Dia ci sono anche due aziende operanti nel settore dell’abbigliamento, due autovetture, un motociclo, conti correnti e disponibilità bancarie.

Rosario Sorace.


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