Sequestro motonave “Enrico Ievoli”, l’Ars approva odg dell’on. Arena su Consiglio dei ministri straordinario


Pubblicato il 28 Dicembre 2011

di iena politica

Convocare in via straordinaria il Consiglio dei ministri. A chiederlo è il deputato regionale Giuseppe Arena dopo il sequestro della motonave “Enrico Ievoli”. Per richiamare l’attenzione delle più alte cariche dello Stato sulla delicata questione, l’on. Arena ha depositato un ordine del giorno, approvato dall’Assemblea regionale siciliana, che ha ad oggetto i numerosi sequestri di imbarcazioni italiane in acque straniere.

“E’ indispensabile – spiega Giuseppe Arena – approntare un regime di aiuti straordinari che garantisca ai nostri concittadini – operatori di un settore economico esposto alla barbara violenza di uomini senza scrupoli – un adeguato standard di sicurezza, primo essenziale dovere di uno Stato civile. Per questo -aggiunge l’on. Arena- abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna il governo regionale a porre in essere un intervento immediato presso il Governo nazionale affinché possa essere affrontata e risolta la grave questione in un consiglio dei Ministri straordinario, appositamente convocato, che valuti inoltre, la necessità, nel quadro dell’attuale grave stato di crisi, di prevedere apposite risorse a totale carico del Bilancio dello Stato per il ristoro delle indennità spettanti al personale di sicurezza impiegato attualmente a carico degli armatori”.

Ecco il testo del documento depositato dall’on. Arena e approvato dall’Ars.ORDINE DEL GIORNOL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANAPREMESSO CHE- il grave atto di pirateria compiuto ai danni dalla motonave “Enrico Ievoli” oltre a mettere a repentaglio l’incolumità di 18 vite umane, mette a nudo lafragilità del sistema di difesa e protezione delle imbarcazioni italiane impegnate nelle cosiddette “traversate a rischio;CONSIDERATO CHE- circa 900 transiti battenti bandiera italiana si svolgono ogni anno negli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria, senza l’ausilio della scorta armataprevista dall’art. 5 del decreto legge 12 luglio 2011, convertito nella legge 130/2011;CONSIDERATO CHE- “le lungaggini burocratiche – secondo quanto riferito dal dott. Carlo Biffani, uno dei massimi esperti di sicurezza e direttore della Security Consoulting Group – hanno determinato gravi ritardi nell’attuazione della norma che sancisce il diritto per gli armatori di potere esercitare la legittima difesa anche con una scorta armata privata”;RITENUTO-non più tollerabile il comportamento inerte del Governo nazionale, di fronte a questo grave dilagante fenomeno criminale;RITENUTO- indispensabile approntare un regime di aiuti straordinari che garantisca ai nostri concittadini – operatori di un settore economico esposto alla barbara violenza di uomini senza scrupoli – un adeguato standard di sicurezza, primo essenziale dovere di uno Stato civile;IMPEGNA IL GOVERNO REGIONALE- A porre in essere un intervento immediato presso il Governo nazionale affinché possa essere affrontata e risolta la grave questione in un consiglio dei Ministri straordinario, appositamente convocato, che valuti inoltre la necessità, nel quadro dell’attuale grave stato di crisi, di prevedere apposite risorse a totale carico del Bilancio dello Stato per il ristoro delle indennità spettanti al personale di sicurezza impiegato attualmente a carico degli armatori.Palermo, 28 dicembre 2011On. Giuseppe Arena


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