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“Serie d’argento”: i primi nastri d’argento delle serie Tv vanno a “Gomorra”, “L’Amica Geniale” ed il “Commissario Montalbano”
Pubblicato il 11 Dicembre 2020
di GianMaria Tesei.
Rappresenta una delle manifestazioni più importanti sulla cinematografia italiana (anche dal grande respiro internazionale) ed ha costituito e costituisce tuttora un importante riferimento per i cineasti italiani ed un ambito premio per tutti coloro che sono coinvolti nelle produzioni del grande schermo. I Nastri d’argento, che si avviano a celebrare la loro settantacinquesima edizione nel 2021, si sono ampliati grazie alla “Serie d’argento”, ossia i Nastri del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani sui prodotti seriali che tanto appeal e riscontro hanno sul pubblico nostrano e che rappresentano un vessillo della creatività filmica italica in tutto il mondo, penetrando ed accattivando, con sempre maggiore consenso, i mercati internazionali.
Quelli annunciati il quattro dicembre, tra Roma e Napoli, sono dei Nastri che esprimono un dono in anticipo sulle série télé che hanno segnato in positivo questo ambito e che si avviano a farlo nel futuro prossimo, in un momento in cui proprio Napoli (e la Campania) ospitano il ritorno sul set di film series come “L’amica Geniale”, giunta al suo terzo atto e “Gomorra”, alla sua quinta stagione.
E proprio in cooperazione con la Film Commission della Regione Campania il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani aveva comunicato che i “Nastri d’Argento per le grandi serie” (significativa invero fu già l’assegnazione del titolo di “Film dell’anno”2017 a “The Young Pope”, l’acclamata fiction di Paolo Sorrentino) si sarebbero tenuti a marzo ma le restrizioni sanitarie dovute al Covid 19 hanno imposto un differimento ad altri tempi.
La Presidentessa del SNGCI Laura Delli Colli ha affermato come la compresenza di Roma e Napoli riaffermi la centralità anche di quest’ultima come capitale delle serie tv e come questo evento sia destinato a divenire non solo un momento per assegnare di importanti riconoscimenti ma anche un appuntamento nel corso del quale argomentare sullo stato di questo tipo di produzione, saldamente divenuta un caposaldo dell’industria dell’audiovisivo e fortemente capace di entrare nella vita di ogni giorno di un pubblico sempre ampio ed affezionato.
A conseguire ufficialmente i tre Nastri d’argento per le serie tv sono stati, nel corso dello streaming che ha veduto l’intervento di broadcaster, produttori, autori e talenti, tre prodotti che hanno coinvolto milioni di spettatori in Italia e nel mondo, nelle persone dei loro protagonisti, registi e dei produttori.
Luca Zingaretti ( così come Marco d’Amore di “Gomorra”, primo attore ad essere destinatario di questi nuovi premi), star de “Il Commissario Montalbano” ( trasmesso dal 1999 ad oggi, per complessive quattordici stagioni ), si è detto felice per avere ottenuto un riconoscimento così autorevole che va a premiare un percorso , quello di Montalbano, che è scolpito imperituramente dentro il cuore dell’attore romano, soprattutto perché ha interpretato un personaggio che, frutto della genialità di un autore quale Andrea Camilleri, lo ha preso nel profondo fin dal principio.
Saverio Costanzo, primo regista e sceneggiatore a conseguire questo speciale Nastro per “L’amica Geniale” ( serie che ha peraltro avuto una menzione per il debutto di Ludovica Nasti e Elisa Del Genio che hanno incarnato Lila e Lenu’, le due protagoniste dei romanzi della serie ), ha ringraziato a nome suo e di Elena Ferrante, autrice di cui egli stesso afferma non esservi traccia, essendo tutt’ora non definita l’identità reale della romanziera napoletana affermatasi dal 1992 fino ad ora grazie a dieci romanzi, tra cui “L’amore molesto”, del 1992, “I giorni dell’abbandono”, del 2002, e proprio il primo volume della fortunata serie “L’amica geniale”, del 2011, tutti diventati soggetti per produzioni del grande schermo -nel caso dei primi due ad opera rispettivamente di Mario Martone, nel 1995 e di Roberto Faenza nel 2005- o del piccolo schermo come nel caso del terzo citato con la regia proprio di Costanzo e di Alice Rohrwacher. Leggendo i vari libri della Ferrante, Costanzo si è subito trovato a proprio agio nelle storie narrate, osservandole con l’animo del regista e riuscendo a trasmettere le emozioni delle vicende raccontate nei volumi della scrittrice che, nel corso della sua carriera letteraria, ha anche redatto due saggi ed un racconto per bambini.
Marco D’amore, grande stella di “Gomorra”, ha espresso la sua soddisfazione per il premio direttamente dal set di “Gomorra”, perché ha ritenuto che fosse la maniera migliore per attestare e dimostrare come si continui a lavorare in ambito artistico e per affermare la fondamentalità dell’attività cinematografica in ogni sua declinazione, anche precipuamente quella dei prodotti seriali. Seriali per i quali è stata quindi inaugurata, con grande bravura, una nuova sezione dei Nastri che accosterà ai classici segmenti premiativi rivolti ai lungometraggi, ai documentari ed ai prodotti del cinema breve, delle cinquine che esalteranno dei fenomeni cinematografici che accompagnano le emozioni del pubblico che le segue con passione e coinvolgimento.
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