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Servizio di informatizzazione del Pta di Giarre: indagato Melchiorre Fidelbo marito della senatrice Anna Finocchiaro
Pubblicato il 06 Ottobre 2011
Il procuratore capo della Repubblica di Catania facente funzioni, Michelangelo Patanè, continua a lavorare sodo, con dedizione e senso di responsabilità. Per lui parlano i fatti e le importanti indagini che ha portato a compimento negli ultimi mesi. Proprio oggi rimbalza la notizia degli avvisi di chiusura delle indagini preliminari, firmati per l’appunto dal procuratore Michelangelo Patanè e dal sostituto Alessandro La Rosa, notificati a Melchiorre Fidelbo, all’ex direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Giuseppe Calaciura, al direttore amministrativo dell’Asp, Giovanni Puglisi, e alla responsabile del procedimento, Elisabetta Caponetto.
L’inchiesta riguarda la procedura amministrativa che aveva portato all’affidamento, senza gara, dell’appalto per l’informatizzazione del Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Giarre assegnato alla Solsamb srl, società guidata da Melchiorre Fidelbo, marito della presidente dei senatori del Partito democratico Anna Finocchiaro.
L’ipotesi di reato per cui si procede sarebbe l’abuso d’ufficio. Al centro delle indagini vi sarebbe la delibera n. 1719 del 30 luglio del 20101 che autorizzava l’Asp di Catania a stipulare un convenzione con la Solsamb per il Pta di Giarre che, secondo l’accusa, sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”, come prevede la normativa regionale.
Secondo la Procura, l’atto “avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alle Solsamb, consistito nell’affidamento diretto alla società di una prima anticipazione di 175mila euro”, somma “proveniente dalla quota del co-finanziamento Stato-Regione” previsto dalla Finanziaria dell’anno 2007. Per la Pubblica accusa Melchiorre Fidelbo, amministratore unico della Solsamb, avrebbe concorso “in qualità di determinatore o comunque di istigatore della condotta del Calaciura, del Puglisi e della Caponetto, predisponendo l’atto di convenzione allegato alla delibera e proponendo la stipula all’Asp di Catania”.
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