Sfollati di via Castromarino ancora in attesa di rientrare nelle proprie abitazioni. La Cgil di Catania chiede al Comune di aiutarli
Pubblicato il 30 Giugno 2021
Su 16 famiglie sfollate di via Castromarino e dintorni sono state solo due ad usufruire del “buono famiglia” mentre le restanti hanno potuto contare sul contributo di 3000 euro una tantum deliberato lo scorso gennaio dall’amministrazione comunale.
La difficoltà da parte delle famiglie di accedere a regolari contratti di affitto in tempo di pandemia, hanno escluso infatti dal bonus gli ex abitanti degli immobili crollati nel gennaio del 2020, in seguito a cause ancora tutte da chiarire. La Cgil di Catania ha realmente apprezzato lo sforzo dell’amministrazione comunale di aiutare gli sfollati tramite il nuovo “bonus” e il PON, trovando così una soluzione concreta alle falle della legge, ma oggi il problema si ripropone, e non a caso.
“Gli abitanti non sono ancora rientrati nei loro appartamenti e vivono, senza alcuna responsabilità o colpa, un’ avvilente condizione di “senza casa”. – dicono il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo insieme a Dario Gulisano-In un contesto informale e di grande collaborazione, l’assessore comunale ai Servizi sociali si impegnò con la Cgil di Catania ad estendere nuovamente la misura. Molti degli abitanti, inoltre, pagano tutt’ora il mutuo di acquisto degli appartamenti poi crollati e per questo, nell’impossibilità di pagare un affitto, sono ancora accolti in casa di amici o parenti”. Per questo la Cgil confida che l’ amministrazione rinnovi fattivamente il proprio interesse verso gli abitanti di via Castromarino. La Cgil si mette ancora una volta a disposizione dei cittadini e delle istituzioni per agevolare la tutela -nel segno dell’equità e della trasparenza- del diritto alla casa.
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