Dichiarazione di Luca Cangemi, direzione nazionale di Rifondazione Comunista
Cangemi (PRC): una bella conferma, il MUOS resta abusivo.
Il CGA respingendo, con un’ordinanza dai contorni molto netti, la richiesta di sospensiva avanzata dall’avvocatura dello stato sulla sentenza del TAR, conferma le ragioni giuridiche avanzate dal movimento No MUOS, contro un’installazione militare insostenibile non solo per la pace e l’ambiente ma anche per la civiltà giuridica del nostro paese.
Un enorme ringraziamento va ai legali che con passione competenza si sono messi a disposizione del movimento.
Questa notizia ci spinge a raddoppiare le energie nella mobilitazione, sappiamo che la lotta non è finita, sappiamo che il governo riproporrà la sua posizione servile nei confronti delle oligarchie militari degli Stai Uniti ma siamo determinati a perseguire il completo smantellamento della base di Niscemi, come primo passo di un più complessivo impegno per rendere la Sicilia isola di pace e cooperazione.”
Dai legali del Coordinamento Regionale dei Comitati NO MUOS
“MUOS, IL CGA RESPINGE LE RICHIESTE DEL MINISTERO DELLA DIFESA E DELL’US NAVY.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa con un’ordinanza depositata oggi, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dal Ministero della Difesa. Durante l’udienza tenutasi il 15 aprile, nonostante il Presidente avesse detto che il Collegio riteneva opportuno rinviare la causa nel merito all’8 luglio, l’Avvocatura dello Stato ha comunque insistito sulla richiesta di sospensiva, chiedendo di produrre una mail della US Navy che paventava la necessità di eseguire opere di manutenzione e verifica dell’impianto MUOS. Con l’ordinanza di oggi il CGA, tra le proprie motivazioni scrive che “medio tempore -anche a fronte degli ultimi accertamenti tecnici effettuati nel corso del 2014, di integrazione della verificazione disposta nel giudizio di primo grado- il pregiudizio allegato dalla difesa appellante non appare attuale”. Inoltre, rispetto alla richiesta di manutenzione dell’impianto, il CGA fa rilevare che questo rientra nelle competenze del custode nominato nell’ambito del sequestro penale cui competono i poteri di conservazione e manutenzione. Come legali non possiamo che essere soddisfatti della decisione del CGA che sottolinea come gli accertamenti tecnici effettuati nel giudizio di primo grado rendano non accoglibili allo stato le richieste del Ministero della Difesa. La decisione del merito è stata rinviata all’8 luglio, data in cui sarà emessa la sentenza definitiva sull’intera vicenda amministrativa.. Una particolare nota di merito va al gruppo tecnico e scientifico che sin dall’inizio, con rigore e professionalità, ha supportato e reso possibile l’attività legale e questi importanti risultati. Ora attendiamo la decisione del Tribunale del Riesame di Catania che lunedì dovrà decidere sull’impugnativa del sequestro. Intanto non possiamo non affermare con forza che ormai, anche da tutta l’attività giudiziaria fin qui svolta, risulti palese ed evidente la totale illegittimità del MUOS, che non smetteremo mai di denunciare.”
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