Buone notizie per il settore della nautica in Sicilia: la regione risulta infatti essere la prima in Italia per aumento del numero di imprese nel comparto e quinta a livello nazionale come posti barca, dati che fanno ben sperare gli operatori riguardo a un futuro più roseo. Ecco i dati più recenti.
Sicilia, cresce il numero delle imprese del settore nautico
Un settore in ascesa, pronto a garantire lavoro e soddisfazioni per l’intera regione: è così che è stato dipinto il comparto nautico siciliano durante il salone Seacily, l’esposizione interamente dedicata al mondo delle imbarcazioni e del turismo marittimo. In occasione della fiera, infatti, sono stati analizzati i dati più recenti riguardo l’andamento del settore, evidenziando il trend positivo che riguarda a livello regionale questo mondo.
La Sicilia, in particolare, risulta attualmente prima in Italia per crescita del numero di imprese attive nel settore nautico, passate da 1383 a 1410, con la provincia di Palermo che fa segnare il primo posto anche per quanto riguarda l’aumento del numero di persone impiegate nel comparto, salite da 1124 a 1220, mentre al top in termini di valore della produzione della filiera, che include anche le aziende che si occupano di manutenzioni e riparazioni, accanto alla provincia di Palermo troviamo quella di Messina.
Interessante anche il dato relativo ai posti barca, con la Sicilia che si colloca al quinto posto a livello nazionale con 17mila posti sui 158mila totali, valore di tutto rispetto se si considera che il nostro Paese è terzo in Europa.
La nautica per il rilancio del sud
I dati positivi che riguardano il settore nautico rappresentano una boccata d’ossigeno soprattutto per il Sud Italia, area in cui l’incidenza del prodotto è pari all’11,2%, oltre che per la Sicilia, a patto che i risultati finora raggiunti vengano sostenuti da politiche e strategie adeguate a supportare questa crescita. Attorno all’industria nautica ruotano infatti tanti servizi legati non solo alla produzione e alla manutenzione delle imbarcazioni ma anche al turismo in senso più ampio, con le barche che vengono viste sempre più spesso sia come mezzi con cui spostarsi in mare che come luoghi in cui vivere esperienze uniche, dalla scoperta delle meraviglie naturalistiche del nostro Paese alla possibilità di dormire in un vero e proprio “albergo” in mare aperto.
Affinché il vantaggio creato in questi mesi non venga disperso col tempo, occorre però lavorare su diversi aspetti, primo fra tutti quello della formazione dei lavoratori: poter contare su professionisti specializzati ai quali affidare piani strategici e operativi significa infatti operare in maniera organizzata e proattiva, anticipando i bisogni e le richieste del mercato. Conoscenze, competenze e abilità su più livelli sono dunque necessarie per far sì che si possa guardare alla nautica come a un vero e proprio volano per il rilancio dell’intero Mezzogiorno.
Soluzioni innovative al servizio della nautica
Anche il settore nautico vive un’epoca di grandi cambiamenti, che richiedono attenzione da parte degli addetti ai lavori. In un’epoca fatta di innovazioni tecnologiche e di cambiamenti sociali è infatti impensabile poter lavorare come in passato e non adeguare le proposte ai tempi che mutano rapidamente: ecco dunque la necessità di ricercare nuove soluzioni con cui rispondere ai bisogni degli utenti.
Tra le principali novità di questi anni troviamo il digitale e le sue innumerevoli applicazioni, che in un settore come quello nautico possono diventare dirompenti: un comparto che conta su un pubblico molto attento e appassionato, che utilizza il web tanto per cercare informazioni tecniche e commerciali quanto per dilettarsi con svaghi a tema anche quando è sulla terraferma, non deve infatti trascurare le opportunità legate alla rete. Avvicinare turisti e consumatori attraverso piattaforme e applicazioni mobili, personalizzare le esperienze e comunicare in tempo reale sono solo alcune delle possibilità che internet offre oggi agli operatori del settore e che non devono essere viste come semplici vezzi.Non solo, la tecnologia è sempre più importante anche per fare rete e garantire vantaggi a tutti i soggetti coinvolti nella filiera, grazie a strumenti che permettono di ottimizzare molto più che in passato le risorse a disposizione: la cosiddetta “floating industry” sta dunque cambiando e molto passerà proprio attraverso il digitale e le sue tante forme di utilizzo.
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