Sicilia. Giovanna Candura e Michele Termini lasciano l’Udc per sostenere Nello Musumeci che incassa anche l’appoggio del PLI


Pubblicato il 07 Ottobre 2012

di Fabio CantarellaNello Musumeci lo aveva preannunciato diversi giorni addietro che la sua candidatura avrebbe raccolto consensi anche in casa Udc, specie tra coloro che, vuoi per i valori interiori, vuoi per il percorso politico, ritengono inaccettabile un’alleanza tra il partito di Pierferdinando Casini e il Pd, alleanza peraltro diretta a sostenere un candidato alla Presidenza della Regione Siciliana di indubbia estrazione sinistrorsa come Rosario Crocetta. A elezioni concluse i voti disgiunti (ossia la preferenza data a un candidato all’Ars dell’Udc e la X messa su Nello Musumeci piuttosto che su Rosario Crocetta) ci diranno quanto di quel consenso (o meglio dissenso) centrista l’ex presidente di provincia più stimato d’Italia sarà stato in grado di raccogliere. E non c’è neppure da stupirsi se pezzi importanti dell’Udc abbiamo apertamente deciso di discostarsi dalle indicazioni del loro partito per sostenere la corsa alla Presidenza di Nello Musumeci, candidato di centrodestra, cattolico che, da campione di coerenza qual è, ha già lanciato un messaggio chiarissimo: “Se non dovessi raggiungere la maggioranza all’Ars -ha sottolineato Nello Musumeci nei giorni scorsi- non governerò mai con l’aiuto della sinistra”. Consensi centristi che Nello Musumeci si aspetta non solo da Catania dove è particolarmente apprezzato anche in ambienti legati alla sinistra siciliana, ma anche e soprattutto nel resto dell’Isola. A partire da Caltanissetta e Agrigento per esempio, dove la responsabile regionale alle Pari Opportunità dell’Udc ed ex assessore regionale, Giovanna Candura (nella foto accanto al segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa e a quello regionale Gianpiero D’Alia), e il responsabile regionale del Dipartimento Legalità dell’Udc ed ex sindaco di Campobello di Licata, Michele Termini, hanno lasciato il partito per sostenere Nello Musumeci.Ed è importante anche leggere le motivazione addotte dai due ex esponenti dell’Udc: “La decisione è maturata dopo un’attenta analisi sulla scelta politica operata dall’UDC e sul metodo seguito -hanno dichiarato Giovanna Candura e Michele Termini-. Un partito moderato che negli ultimi due anni, in tutti gli incontri ufficiali e sino all’ultima riunione del Comitato regionale del 3 agosto 2012, ha criticato quella parte del PD, di cui l’On. Crocetta è espressione, che ha fatto da stampella con il ribaltone al presidente Lombardo, non può improvvisamente, cambiare linea politica ed appoggiarli in modo incondizionato. Inoltre, la mancanza di dibattito interno negli organi regionali del partito è la prova più evidente – hanno aggiunto Candura e Termini – che l’UDC, guidata da D’Alia, segue metodi superati nel tempo. E’ inevitabile che le scelte imposte dall’alto producano solo malcontento e diano ragione a quanti predicano l’antipolitica. Da parte nostra –concludono Candura e Termini- poiché crediamo che la Sicilia abbia bisogno di persone serie, capaci e di provata esperienza, in grado di difendere in modo incondizionato solo gli interessi del popolo siciliano e che facciano della legalità praticata a 360 gradi il vessillo del loro agire politico, riconosciamo all’On. Musumeci tali requisiti, certi che rappresenti l’unico candidato capace di risollevare le sorti sociali, economiche e politiche della Sicilia”.Sulla stessa scia anche gli esponenti del Partito Liberale che hanno sciolto la riserva e ha annunciato la loro volontà di appoggiare Musumeci. “Non abbiamo fatto alcun incontro – ha dichiarato il segretario regionale Grazio Trufolo – eppure ognuno di noi aveva già fatto la sua scelta verso una persona coerente onesta e perbene quale è Nello Musumeci. Il programma di Crocetta non ci convince e men che meno la sua capacità di potere dare risposte dalla gente, come è avvenuto in questi anni”.


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