Sicilia, il premier Monti chiede conferma delle dimissioni a Lombardo: rischio commissariamento con voto nel 2013?


Pubblicato il 17 Luglio 2012

di iena regionale

“Gravi preoccupazioni per rischio default, un’azione da parte dell’esecutivo non può non tener conto della situazione di governo a livello regionale”. Con queste parole il premier Mario Monti, a sorpresa (sarò stato l’allarme lanciato dal vicepresidente di Confindustria, Ivan Lo Bello, a stimolarlo?), scrive al governatore della Regione Siciliana chiedendo conferma delle sue dimissioni preannunciate per il prossimo 28 luglio, affinché si possa poi votare a fine ottobre evitando la concomitanza con le nazionali.

Una lettera quella di Mario Monti che per molti, specie in casa Pdl e Udc, potrebbe anche essere un atto propedeutico al commissariamento della Regione Siciliana. Una iniziativa che inevitabilmente avrebbe dei riflessi di natura politica perché finirebbe per far saltare i piani delle forze che guidano il governo regionale che sino ad oggi si sono sinergicamente mosse al fine evitare la concomitanza tra le politiche e le regionali al fine di scongiurare l’effetto trascinamento dei partiti nazionali. Col commissariamento, invece, il voto regionale potrebbe slittare al 2013.

“Il Presidente del Consiglio Mario Monti, facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo per avere conferma dell’intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio. “Infatti, le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un’azione da parte dell’esecutivo – si legge nella nota del governo – non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati”. Questo recita un comunicato stampa diffuso nel pomeriggio da Palazzo Chigi.

L’intervento di Monti era stato invocato venerdì anche da Gianpiero D’Alia, leader siciliano dell’Udc, il partito più fedele a Montecitorio al presidente del Consiglio. Poi, come abbiamo già scritto, da Ivan Lo Bello, vicepresidente nazionale di Confindustria che aveva parlato di rischio Grecia per la Sicilia.
E, mentre gli assessori della giunta guidata da Raffaele Lombardo, scaricano sullo Stato la responsabilità dei problemi di bilancio della Regione, l’Ufficio della Presidenza del Consiglio di Mario Monti, diffonde una nuova nota: “a seguito della lettera inviata dal Presidente del Consiglio Mario Monti, il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha chiesto al Presidente di essere ricevuto. L’incontro è stato fissato per martedì 24 luglio”.

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