di iena politica
La Regione Siciliana tagli i fondi ai consorzi che gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata e da Catania parte la protesta guidata dal sindaco di Mascalucia, Giovanni Leonardi, che presiede uno dei cinque consorzi, “Legalità e Sviluppo”. Nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte, oltre a Giovanni Leonardi, il segretario della Commissione nazionale Antimafia, on. Angelo Attaguile, il presidente della Commissione regionale Antimafia, on. Nello Musumeci, l’assessore Saro D’Agata in rappresentanza del Comune di Catania, il presidente del consiglio d’amministrazione del consorzio Pierpaolo Lucifora, alcuni rappresentanti delle varie associazioni che gestiscono i beni assegnati dal consorzio e il vicesindaco di Mascalucia Fabio
Cantarella.
Sulla stessa linea il deputato nazionale Angelo Attaguile, segretario della Commissione nazionale Antimafia: “ho già investito della questione la Commissione nazionale Antimafia, tutto questo è inaccettabile e interverremo presso la Regione Siciliana per evitare questa ennesima ingiustizia nel nome dei siciliani che vogliono combattere il malaffare alla faccia di chi usa l’antimafia solo per fini elettorali. Non si possono abbandonare i consorzi che coi fatti fanno la lotta alla mafia”.
“Siamo di fronte ad un consorzio – ha spiegato Pierpaolo Lucifora- che gestisce circa trenta beni confiscati alla criminalità organizzata, tutti assegnati. Una parte di questi sono stati recuperati con i fondi europei del Pon sicurezza 2007-2013. Sono ormai tante le realtà che abbiamo avviato come la fattoria della legalità di Belpasso, il centro Astalli di Catania, il centro di turismo sociale per disabili di Linguaglossa, numerosi centri antiviolenza”.
Il Consorzio Etneo per la legalità e lo sviluppo ha sede legale in Catania, in via Prefettura n. 14, presso i locali dell’ex Provincia, all’interno di Palazzo Minoriti. E’ stato costituito l’1 dicembre 2008, sotto la forte spinta della Prefettura di Catania (ai tempi guidata da S.E. il prefetto Finazzo), ed è attualmente costituito da venti comuni: Aci Catena, Aci Castello, Aci Sant’Antonio, Catania, Belpasso, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Castel di Judica, Gravina di Catania, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Piedimonte Etneo, Ramacca, San Giovanni la Punta, San Pietro Clarenza, Tremestieri Etneo, Viagrande, oltre alla ex Provincia Regionale di Catania oggi Città Metropolitana. C’è da dire che quest’ultima ha deliberato il recesso dal Consorzio con delibera commissariale approvata il 30.12.2015.
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