Sicilia militarizzata e “legalità dei cazzi loro”. Muos: i lavori vanno avanti (malgrado il “no” della Regione) e in galera finiscono i pacifisti

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Rispetto della legge? Rispetto delle decisioni di un governo sovrano? Carta straccia! Ci sono di mezzo gli extracomunitari che contano, gli americani. Ed ecco chi finisce dentro…di iena a testa in giù

Come ci hanno raccontato – in testa Saro “schiumazza” Crocetta, un governatore-sceneggiatore che suggestiona le folle- il governo regionale ha revocato l’autorizzazione per le nuove antenne del sistema tecnologico-militare americano Muos, in quel di Niscemi. Bene, cosa è successo? Effetti pratici? Un cazzo. I lavori vanno avanti. Crocetta che fa?

Invece, oggi, cos’è accaduto all’interno della base militare americana di Niscemi dove è in costruzione il Muos? Quattro attivisti, intorno alle dieci del mattino, hanno oltrepassato la recinzione e si sono arrampicati su alcune delle 46 antenne radio, attive dal 1991, per protestare contro il proseguimento dei lavori di costruzione del sistema di comunicazione satellitare della Marina militare Usa. Lavori che con la revoca dell’autorizzazione sono o no abusivi?

Tra i manifestanti che hanno inscenato l’ultima azione anti Usa c’era anche Turi Vaccaro, storico pacifista, non nuovo a proteste di questo tipo.

Vaccaro, insieme ad un altro militante trentacinquenne di origine piemontese, è stato l’ultimo a desistere, intorno alle sei del pomeriggio, a causa della pioggia. Qualche ora prima erano scese anche le due ragazze che si erano arrampicate.

Per loro è scattata una denuncia a piede libero. L’accusa è di essere entrati arbitrariamente in luoghi dove l’accesso è vietato per interesse militare dello Stato (articolo 682 del codice penale). Rischiano da tre mesi ad un anno di carcere.

 Ma non è finita: perchè due degli attivisti, Turi e Nicola, sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. Sono finiti in carcere a Caltagirone. Hanno talmente “resistito” che si sono consegnati.

Per finire, pubblichiamo quanto ha dichiarato il professore Massimo Zucchetti del Politecnico di Torino che insieme al fisico Massimo Coraddu ha provato l’insostenibilità ambientale del Muos”Chi si è introdotto oggi nella base Usa di Niscemi, sta tentando di fare rispettare la legge. All’interno di quell’area, infatti non viene rispettata. Se lo fosse avrebbero già spento le antenne le cui emissioni, secondo le rivelazioni di Arpa Sicilia del Gennaio 2013, superano la soglia consentita. Quindi chi commette il reato non mi pare la gente che, esasperata, tenta di fare rispettare le norme a salvaguardia della propria salute. Ma altri”.

Buona notte alla “legalità” e a chi ci crede. Chi crede a questa “legalità” ha veramente bisogno di un cuscino…per dormire.Del resto, come diceva Pasolini “non c’è nulla di più anarchico del Potere, fa quello che vuole”.  

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Redazione Iene Siciliane

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