Sicilia “politico-letteraria”: sogno di una notte di mezza estate


Pubblicato il 23 Luglio 2013

Ritorna -agguerrita più che mai- una delle nostre “penne” più apprezzate…vai, vai di Iena Ridens

Dopo lungo vagabondare seguito ad un periodo di ritiro nelle desolate lande dell’entroterra ennese, a meditare sui risultati delle comunali a Catania, la Iena Ridens tornava in città ieri pomeriggio, quando fu colta da improvvisa sonnolenza. Allora, accoccolatasi sotto le fresche frasche di un albero ramingo e solitario sullo stradale Cravone, si addormentò. Ma non fu un sonno ristoratore, nonzi. Un sonno bensì tormentato, dimenandosi dal fianco destro a quello sinistro, e poi da quello sinistro a quello destro.

Un sono ricco di sogni surreali, dove due esponenti del vecchio Mpa venivano nominati assessori del sindaco anti Mpa per eccellenza, dove un deputato renziano di Palermo se la prendeva con i professionisti dell’antimafia 2.0 e gli rispondeva piccato un noto intellettuale catanese prestato alla politica, il cui nome se non ricordo male dovrebbe essere Forzese; dove Cracolici e Lumia litigavano (impossibile!, guarda che sogno bestia che ha fatta la iena bestia) per colpa di un Megafono che Cracolici cercava di strappare dalle mani di Daniele Silvestri con il codino per darlo in testa a Lumia; dove Mirello Crisafulli, dopo esser stato fatto fuori dalle liste del Pd per le politiche era l’unico a difendere il Pd contro il tentativo di Crocetta di papparselo in un boccone; dove il presidente della Regione decideva di trasformare l’Ast, vista l’incapacità dell’azienda a far arrivare puntuali gli autobus, in compagnia aerea per far viaggiare low coast i siciliani. Prima tratta: Canicatti- New York, in omaggio alla preveggenza di Franco e Ciccio e del celeberrimo cartello stradale ritratto nel memorabile “I due figli di Gringo”.Poi la Iena si è svegliata, si è recata al bar per un caffè, e ha letto l’editoriale di Toni Zermo sulla nuova compagnia low coast che Saro “Confindustria” Crocetta (copyright direttore Benanti), vuole creare con l’Ast per fermare la “manciugghia” dell’Alitalia. E si è tranquillizzata: il sogno non era un incubo. Era la realtà. Incluso il fatto che i siciliani ci crederanno.


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