SIE: LA “DESTRA DEL MERITO” FA PEGGIO DEL CENTROSINISTRA

In nome della meritocrazia, è nata la “nuova” Sie, la società servizi idrici etnei, che, sulla base di un compresenza pubblico-privato, gestirà affari faraonici, quantificati in lavori complessivi per almeno due miliardi di euro in affidamento diretto.

Sulla base di questi interessi (molto) concreti, la politica e parte dell’imprenditoria catanese si sono “fronteggiate” a lungo: mostrando il loro vero interesse, occupare. Per l’ennesima volta, il centrodestra si conferma come “non alternativa” al centrosinistra. Non era facile, ci sono riusciti.

Per l’ennesima volta, Fdi “piazza” persone di sue gradimento, assieme agli altri “partiti del merito” come l’Mpa e la Lega di Salvini-Sammartino. Tutte scelte specchiate, tutte scelte di prima scelta, tutte scelte per assecondare i disegni di questo centrodestra, di cui sfugge in cosa sia diverso dal centrosinistra. Sarà un’impressione.

Basta guardare alla prossima scelta sul presidente del consiglio di gestione: esce l’avv. Davide Giugno, che trova spazio nella parte privata, cosiddetta di categoria B. E chi è il “papabile” nel ruolo di presidente del consiglio di gestione? L’ avv. Ottavio Vaccaro, anche lui come Giugno dato vicino al senatore Pogliese, anche se sembrerebbe che abbia vissuto un “periodo di freddo” con l’On. ex sindaco.

Allora, anche stavolta, dopo i tanti lavori dell’amministrazione Pogliese rilanciati sui social come vanto dal nuovo primo cittadino di Catania, ecco -parrebbe- una nuova “puntata” del “grande silenzio” o “grande sonno” di Pogliese, che “incassa” colpi da tempo, mantenendo un basso profilo, fatto di silenzi. A quando un “colpo d’ala”, magari solo d’orgoglio?

Per il resto, siamo alle solite: l’avv. Giugno che ha portato dentro la compagine societaria Sie fino a 58 comuni, partendo da otto, deve fare un “passo indietro” (magari la prossima volta ci pensa prima di fare e non, invece, di contrattarsi subito la riconferma…).

Perché non confermare un presidente che ha dato dimostrazione di capacità e competenze tanto che oggi è il socio privato a non voler rinunciare al suo contributo nella governance?

Quando fu nominato presidente del Consiglio di Gestione nel marzo del 2021 la Sie gestiva solo gli otto comuni del calatino e vantava un rilevante numero di contenziosi amministrativi. Il triennio dell’avv. Giugno si è concluso con la risoluzione favorevole a Sie di tutti i contenziosi e la sottoscrizione della convenzione aggiornata con ATI. In sintesi la presidenza dell’avv. Giugno inizia con otto comuni gestiti e si conclude con 58 (intero territorio provinciale). Che non accada più.

Invece, cosa accade?

In lizza per la presidenza del Consiglio di Gestione c’è un professionista che ha un curriculum di tutto rispetto(è stato anche presidente della Sidra, oltre ad assessore provinciale e comunale), ma è espressione della solita “Catania Bene” che da destra a sinistra vede sempre premiata la sua “preminenza” . Dicono che rappresenti -la “Catania Bene”- l’ èlite culturale, politica e sociale della città: un gruppo di famiglie e di amici che si ritrovano immancabilmente fra di loro. In posti di potere. Tutti immancabilmente i migliori.

In conclusione, una nuova pagina dell’ epopea di una “finta rivoluzione”, quella della “meritocrazia” e di una destra che nelle scelte quotidiane assomiglia sempre più agli “avversari” del centrosinistra. In realtà, stessa estrazione sociale, uguale concezione falsa della vita e dei rapporti umani.

I problemi gravi legati all’acqua, uno scandalo da decenni, troveranno risposte adeguate o interessi condivisi?