Domani, martedi 21 gennaio alle 15,30, si terrà, a Palermo, un incontro col governo regionale Musumeci per avviare la riforma del settore dei forestali.
La nostra posizione la conoscete da dieci anni: coniugare -dentro un unico quadro- ambiente, territorio e lavoro per creare lavoro.
Uno dei motivi più verosimili per cui il comparto forestale non è stato stabilizzato (nonostante siano stati stabilizzati gran parte dei precari assunti successivamente), è il fatto che i diretti interessati, ovvero i forestali in carne ed ossa, non ci hanno mai creduto fino in fondo.
Fino al 2010, infatti, la parola stabilizzazione non faceva parte del linguaggio quotidiano di questi lavoratori e chi la ventilava veniva preso per folle! Non ricordo più le migliaia di volte che chi ha sposato le tesi del Sifus è stato considerato pazzo, nonostante il Sifus medesimo abbia inoltrato all’Ars la prima proposta di legge di iniziativa popolare della storia della Regione Siciliana che mira alla stabilizzazione dentro un quadro di pubblica utilità.
Il disegno di legge in questione, il ddl 104, come sapete, è ancora fermo al palo, nonostante ci siano state fasi in cui è andato avanti per poi tornare in dietro, per assenza di volontà politica, ma sopratutto, di volontà di lotta operaia.
Tuttavia, il ddl 104 e le pressioni del Sifus sono stati, prima, autentico baluardo contro la “riforma ciofeca” voluta dall’ex assessore Pd, on. Cracolici (che cancellava financo le garanzie occupazionali) e poi, stimolo martellante del governo Musumeci per quanto riguarda l’avvio della riforma dei forestali.
Il 21 gennaio, finalmente, dovrebbe essere avviato il percorso della riforma dei forestali, che deve necessariamente tenere conto, oltre che della procedura d’ infrazione contro i contratti a termine emanata dalla Commissione Europea (su petizione dello studio Fasano), delle sentenze del tribunale di Ragusa che sanciscono il risarcimento dei danni (5 anni), sempre per l’uso continuato dei contratti a termine (cui hanno aderito parecchi lavoratori riconducibili al Sifus).
Siamo convinti che il governo Musumeci abbia maturato la volontà della riforma a prescindere da tutto e da tutti.
Ma c’e’ riforma e riforma:
noi vogliamo una riforma che guardi contestualmente all’ ambiente, al territorio e a chi lavora, proprio perché abbiamo a cuore la stabilizzazione dei lavoratori forestali.
E’ molto probabile che dopo la riunione del 21 gennaio, ci attiveremo per organizzare un tour di assemblee in tutta la Sicilia per fare il quadro della situazione e per individuare le eventuali opportune azioni sindacali.
Maurizio Grosso Sifus Confali.
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