Sifus Confali: “fine dell’era bizziniana” e avvio di una nuova stagione dei consorzi di bonifica


Pubblicato il 03 Giugno 2020

Il futuro dei consorzi di bonifica dopo un periodo travagliato, alla luce anche delle novità delle ultime settimane: questo il tema della conferenza stampa, tenutasi stamane, presso la sede del Sifus Confali, in via Santa Maddalena, a Catania. A spiegare il senso dell’iniziativa sindacale, sono stati i dirigenti di Sifus, che hanno illustrato le ultime novità, a cominciare dalla ” fine dell’era bizziniana”. Accanto a loro l’avv. Luigi Savoca.

Sul tema dell’incontro con i giornalisti Ernesto Abate, segretario regionale, ha affermato:

“per il Sifus la festa dei lavoratori non sarà più il 1° maggio ma il giorno del licenziamento di un direttore che negli ultimi tre anni aveva agito pensando a tutto tranne che a rispettare la dignità dei lavoratori. Da oggi dunque si dà vita a una nuova era di rilancio. Il nostro obiettivo sarà scardinare ogni elemento capace di creare scoramento e sfiducia da parte dei lavoratori ma lotteremo affinché i Consorzi di Bonifica non restino indebitati evitando così che questo di traduca in contenziosi, maggiori costi per gli agricoltori e minori servizi offerti.”

Ha aggiunto Abate:

“i Consorzi di Bonifica sono uno strumento per gli agricoltori, senza i quali l’agricoltura non può tornare ad essere anello trainante di questo indotto economico che è punto cruciale della nostra Sicilia.” Non a caso, Abate ha ricordato che “durante il governo Crocetta si era tentata la strategia sbagliata della privatizzazione”. Una “strada” nata da una volontà politica di “chiudere i consorzi”.

Da parte sua, il segretario generale Sifus Maurizio Grosso ha dichiarato: “Bizzini è stato un dirigente despota che ha utilizzato il Consorzio di Bonifica in una logica di mercato che non ha fatto bene né all’agricoltura né soprattutto ai lavoratori.” Ha spiegato Grosso:

“il nostro primo obiettivo sarà rivendicare l’immediato avviamento dei lavoratori. Poi pretenderemo che venga definito l’accordo amministrativo collaterale alla proposta di riforma dei consorzi definito alla fine del 2019.

Chiediamo anche che il Parlamento siciliano approvi delle riforme. Una prima battaglia l’abbiamo vinta qualche settimana fa quando siamo riusciti ad ottenere che l’assessore all’agricoltura Bandiera rimanesse al suo posto, il che ci permette di avere un interlocutore ma che non ci garantisce una riforma. Se la riforma sarà seria, viste le proposte avanzate da noi del Sifus, sarà l’ultima riforma dei Consorzi di Bonifica perché guarderà al futuro per parecchi anni. In aggiunta, inoltre, chiediamo che siano rivisitati i canoni idrici per gli agricoltori considerati molto esosi, affinché siano in media con quelli nazionali.”

Dal Sifus, inoltre, si è concluso l’incontro “assumendo l’impegno qualora il Bizzini dovesse impugnare il licenziamento di un intervento adesivo in sede di Tribunale del lavoro”.

 


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