“Lettera aperta agli ex dipendenti della formazione.
Solo la lotta costante a sostegno della nostra piattaforma può condurre al risultato della ricollocazione. Quando, alcuni mesi fa, abbiamo deciso di sposare la vertenza degli ex dipendenti della formazione professionale non lo abbiamo fatto perche’ siamo pazzi da legare, ma perché siamo convinti che il Sifus possa dare un contributo significativo alla “ricollocazione” di questa maltrattata categoria.
Sono stati 4 elementi fondamentali a convincerci:
1) il superamento temporale di 2 governi regionali (Lombardo e Crocetta) che ne avevano voluto, per scelta politica, il licenziamento a tutti i costi;
2) l’avvento di un governo regionale (Musumeci) che, almeno a parole, non si e’ mai dichiarato ostile alla categoria anzi, al contrario, si e’ espresso piu’ volte a sostegno del settore (sta a noi stanarlo);
3) l’avvento di un governo nazionale disponibile ad assumersi le responsabilità che gli competono verso la categoria;
4) la disponibilità di un nutrito gruppo di ex dipendenti ha costruire dal basso, facendola legittimare e sostenere da tante assemblee pubbliche, una piattaforma rivendicativa a favore di tutta la platea degli ex dipendenti.
La piattaforma poggia pertanto, su questi 4 punti forza a nostro giudizio capaci di condurre al risultato ma anche su 3 significativi punti di debolezza che la rallentano:
1) la litigiosità cronica tra ex dipendenti amplificata da facebook e dai sindacati autoreferenziali. E’ uno strumento micidiale utilizzato dal potere costituito (classe politica, burocratica e qui, quo, qua) per spostare su essa l’attenzione anziché sulla soluzione della vertenza.
2) la stanchenza degli ex dipendenti. Dopo anni di bastonate pretenderebbero che che la nostra piattaforma venisse accolta con un colpo di bacchetta magica.
3) la fase economica e le capacità politiche. Non è, nè l’era delle vacche grasse, nè di una classe politica con capacita’ e sensibilità straodinarie.
In conclusione, la piattaforma del Sifus come giorno dopo giorno vi renderete conto, è percorribile e puo’ condurre al risultato ma ha bisogno del sostegno costante e della pazienza dei lavoratori, nonché di fisiologici “tempi di percorso” (indipendenti dalla volontà del Sifus) per dispiegasi.
Il sifus garantisce la rivendicazione/soluzione generale della soluzione, tenacia, determinazione e volontà di stringere il cerchio prima possibile.
Un esempio: oggi da un incontro con un dirigente o una figura istituzionale emerge che non c’ e’ traccia sull’esistenza in vita della legge 25/93?
Domani il Sifus e’ a protestare per reperire il parere legale.
Ed ancora.
Oggi un assessore ci racconta che si possono mettere pochi paletti che garantiscano tutta la platea sui possibili concorsi? Domani il Sifus è a chiedere spiegazioni e a confrontarsi sulla stessa questione con un diretto livello superiore.
Oggi ci viene detto no ai prepensionamenti? Domani il sifus è a rivendicare che gli ex dipendenti beneficino dei trattamenti pensionistici rivolti alle grandi aziende in crisi. E cosi via, costamemtente per il tempo che ci vuole fino a stringere il cerchio che porterà alla ricollocazione.
Se ci starete vicini vincerete voi!
Maurizio Grosso -segretario generale Sifus Confali”.
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