Sifus: la Sicilia affonda per il maltempo e i Consorzi di Bonifica “dormono”. Pronte azioni di protesta

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(nella foto i dirigenti Sifus durante una conferenza stampa)

C’è chi va a lavorare all’alba e suda tutto il giorno, c’è chi lentamente vede passare i giorni ma non risolve i problemi sollevati: in una metafora, questo è un po’ quello che sta accadendo in Sicilia dopo gli ultimi eventi alluvionali. Fra ottobre e novembre, infatti, la nostra Isola è stata investita da fenomeni di maltempo che hanno provocato danni ingenti e disagi in serie. Le conseguenze sono devastanti, ma dalle Istituzioni le risposte sono lente o inesistenti.

La denuncia, perentoria e senza infingimenti, arriva dal sindacato Sifus, che prende nettamente le distanze dal silenzio istituzionale rispetto alla necessità di intervenire sul territorio di competenza ai Consorzi di Bonifica in Sicilia.

Il riferimento è agli effetti devastanti scaturiti dagli eventi alluvionali ed atmosferici: di qui, la richiesta del rientro al lavoro immediato del personale dipendente a tempo determinato, come risposta responsabile  a garantire le attività manutentive necessarie!

Manca il personale a tempo indeterminato o comunque non è sufficiente.
Sifus, quindi, vuole risposte e in tempi certi, in alternativa si prepara ad azioni decise in linea con la sua azione sindacale.

Di qui, la richiesta pressante ai direttori generali dei Consorzi di Bonifica dell’area occidentale e dell’area orientale, nonché ai Commissari straordinari in quanto organi di vigilanza ai quali sono chiamati a rappresentare, di avviare il personale a tempo determinato in sostegno ai lavoratori a tempo indeterminato, affinché si possano realizzare tutte le attività propedeutiche a garantire la salvaguardia e la tutela del territorio.

Sono, infatti, da considerare elemento fondamentale la percorribilità delle strade rurali e di competenza del territorio consortile, agendo sul rifacimento ed il contenimento della tenuta degli argini e delle reti scolanti, valorizzando non solo le professionalità interne, ma soprattutto per la grande responsabilità civile che lega questi enti nei confronti degli utenti dell’agroalimentare. Questo fondamentale comparto risente ancora una volta dei disservizi scaturenti dalla minore attività svolta durante l’anno, a seguito della minor presenza del personale dipendente rispetto alle reali piante organiche svuotate per l’effetto di un continuo svuotamento che va avanti da oltre un ventennio.

Di qui, Sifus fa presente che non si escludono possibili azioni di protesta svolta con i lavoratori nei prossimi giorni, per prendere le distanze da eventuali silenzi da parte dei vertici consortili, rispetto al carattere d’urgenza che rappresentano tali attività di manutenzione.

 

 

 

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Benanti

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