di iena Marco Benanti. Lo scandalo delle carceri italiane è ormai da tempo un dato acquisito, a parte il caso dei “progressisti” con “Il Fattoquotidiano” sotto il braccio. Trattasi di una vergogna, costellata di illegalità. Ogni tanto, addirittura la magistratura italiana lo riconosce. Come nel caso di un uomo, V.R., 57 anni, catanese, attualmente libero. […]
Sindacale: sit-in lavoratori “Spaccio Alimentare”, Catalano (Ugl terziario): “chiuso un altro punto vendita e stipendi arretrati. Basta incertezze!”
Pubblicato il 25 Aprile 2019
Hanno incrociato le braccia per l’intera giornata i lavoratori dei supermercati “Spaccio alimentare” di Catania che, sconfortati per non aver ricevuto lo stipendio da tre mesi e senza risposte sul loro futuro, hanno dato vita ad un sit – in davanti l’ingresso dell’edificio principale del centro commerciale “Centro Sicilia” di Misterbianco. Sono 180 i dipendenti che attendono, oltre la retribuzione, di sapere quale sarà il loro destino considerato che anche il supermercato “Le vele” di Acireale è stato dismesso e altri negozi sono sul punto di chiusura, dopo che già tre punti vendita sono stati chiusi.
E con il fiato sospeso ci sono anche oltre 600 lavoratori dislocati in altre sedi in Sicilia e Calabria. Durante la protesta Giulia Leanza, figlia di un dipendente, ha voluto leggere una lettera rivolgendosi alla proprietà, evidenziando la grave situazione in cui si trovano la sua e le altre famiglie degli impiegati, invocando una pronta soluzione della vertenza per porre fine ad una condizione giunta ormai al limite della disperazione, visto che questo tira e molla dura da parecchi mesi.
“Siamo sempre a fianco di chi lavora con onestà e deve godere dei diritti maturati, ma soprattutto deve sapere quale è la prospettiva occupazionale. Invece, ad oggi, non si sa nulla neanche sulle presunte trattative avviate per la cessione dei punti vendita – afferma il segretario provinciale della federazione Ugl terziario, Carmelo Catalano. Per adesso siamo soltanto fermi alle trattative concluse al Ministero dello sviluppo economico per la cassa integrazione e per il piano industriale da comprendere nel concordato preventivo, mentre giorno 26 saremo ancora una volta in Prefettura a Catania per chiedere dignità per i lavoratori e basta incertezze!”
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