Un’altra giornata vergognosa per la Sicilia.
Ancora una volta sono le Procure a travolgere la politica e chi ci governa mentre la Sicilia tra siccità, disoccupazione, degrado e crisi sociale, sta cadendo a pezzi. Stavolta è toccato al sindaco di Tremestieri Etneo e al vicepresidente della Regione Sammartino, esponente di punta della Lega e fiore all’occhiello della campagna acquisti di Salvini in Sicilia. Ancora una volta pare, e da garantista quale sono, sottolineo pare, che a decidere chi ci debba governare sia sempre la mafia e che un altro pezzo di potere politico sia stato costruito attraverso la corruzione elevata a sistema e la connivenza permanente tra politica, economia e criminalità. Oggi sono loro e prima è successo a Paternò e ancora prima a Randazzo, a Palagonia e potrei continuare per intere pagine .I processi faranno il loro corso ma basta viverla questa terra per capire che siamo in un posto dove la democrazia non esiste più e dove è sempre più urgente e necessario trovare gli anticorpi per riuscire a proteggerci. Si perché dobbiamo proteggerci noi e quelli che dobbiamo difendere sono i nostri diritti, i nostri interessi, le ragioni delle persone comuni, cioè tutto quello che viene sacrificato sull’altare della connivenza tra politici, imprenditori e mafiosi.
Siamo sommersi dai rifiuti, abbiamo l’ambiente devastato, non abbiamo un sistema di trasporti decente, non abbiamo strade e autostrade decenti, non esiste lavoro vero, non esiste una sanità efficiente, perché loro devono curare i loro affari, i loro interessi. Servono i processi per capirlo? No, lo sappiamo tutti, ma per alzare la testa servono coraggio, coerenza e disinteresse, presupposti che ad oggi mancano a troppi. Serve urlare che la colpa è solo delle destre? Hanno storicamente responsabilità gravissime e la gravissima colpa di una connessione strutturale con certi mondi, ma purtroppo il trasformismo e la ricerca ostinata del potere hanno reso molto più complicata la situazione di quando c’erano i comunisti, e solo i comunisti, come Pio La Torre, Peppino Impastato e Placido Rizzotto, a battersi contro i regimi padronali democristiani, fascisti e mafiosi.
Non dimentico e non voglio dimenticare che Sammartino era e si è rafforzato proprio nel Partito Democratico e che a Randazzo, con un consiglio comunale sciolto per gravi infiltrazioni mafiose, era il Pd a governare insieme all’Mpa. Questo vuol dire che la politica è tutta uguale? No, questo vuol dire che la ricerca solo del potere, la brama di comando e le politiche tipiche delle destre, troppe volte fatte proprie anche dal centro-sinistra, rendono tutti uguali. Però non dobbiamo arrenderci perché la speranza è nelle nostre mani, il sogno di cambiare e di vivere in una Sicilia diversa, giusta e bella, dipende da noi. Anche la possibilità di costruire una vera alternativa politica e sociale, dipende dalle tante energie sane che esistono ancora nel campo progressista, compreso ovviamente il Partito Democratico. Per questo ci ostiniamo a costruire comunità, a costruire partito, a costruire la Sinistra, a batterci contro ogni cosa ingiusta, insopportabile.
Una cosa pero’ vogliamo dire subito a chi ci governa, a Schifani e a tutta la sua coalizione, a tutte le destre che governano la Regione e non solo: non sentitevi innocenti, non fate finta di non sapere, non basta Sammartino, vergognatevi e dimettetevi tutti!
da bacheca facebook Pierpaolo Montalto.
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