A distanza di poche settimane ancora una volta la costa della plaia risulta inquinata e perciò viene interdetta ai bagnanti.
Il comune di Catania ha rilasciato permessi a scaricare i reflui, previa depurazione, nei torrenti che sfociano accanto ai lidi della plaia, a industrie e persino all’aeroporto, ma nessun controllo è stato mai effettuato, con i risultati che vediamo.
La compiacenza delle autorità ha determinato un nuovo dramma: la costa catanese risulta inquinata per tutto l’anno e persino nel periodo estivo.
Ciò determina gravissimi danni all’immagine della città, alla sua natura, ai beni ambientali con notevoli refluenze sui flussi turistici e sull’economia cittadina.
Sinistra Italiana ha già presentato un esposto alla procura perché si indaghi sui reati di inquinamento ex art. 137 d.lgs. 152/2006, prende atto dell’insipienza del comune di Catania e delle autorità competenti in materia di tutela dell’ambiente e solleciterà il prefetto ad intervenire perché Catania non diventi la capitale del mare inquinato.
Il segretario provinciale Gioli Vindigni il segretario cittadino Marcello Failla.
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